Contribuirono a salvare 800 migranti: un premio per i Rimorchiatori

Contribuirono a salvare 800 migranti: un premio per i Rimorchiatori
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Sabato 30 Aprile 2016, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 13:49
Contribuirono a salvare ottocento migranti. Ora a premiare quell’impegno all’insegna della generosità è arrivato il riconoscimento da parte dell’Unione piloti. Il presidente dell’Unione Piloti dei Porti, comandante Giuseppe Orrù, ha consegnato una targa di riconoscimento alla società “Rimorchiatori Napoletani”, che opera nel porto di Taranto, per il contributo fornito, in stretta sinergia con l’autorità marittima, nel recupero della motonave Blue Sky M. L’episodio risale al 31 dicembre di due anni fa quando gli equipaggi dei rimorchiatori in servizio presso lo scalo tarantino, raggiunsero le acque del porto di Gallipoli e portarono in salvo i circa 800 migranti stipati a bordo della nave.
 
A ritirare la targa, consegnata in occasione di un incontro tra addetti ai lavori tenuto a Jesiè stato il Comandante della società “Rimorchiatori Napoletani”, Pasquale Saponangelo. Saponangelo ha sottolineato, come la massima collaborazione tra la Marina Militare e la Capitaneria di Porto sia stata determinante per assicurare in tempi brevi sia l’intervento che la soluzione della crisi con il salvataggio di 800 vite umane. Lo stesso Saponangelo ha poi sostenuto che i valori della solidarietà animano profondamente gli equipaggi dei rimorchiatori i quali «al di là del ruolo istituzionale, quando c’è da salvare vite umane in mare, sono sempre pronti a sacrificarsi con un innato spirito altruista».

Il concetto di una fattiva collaborazione fra i vari soggetti che operano per la sicurezza del sistema portuale compresa la Marina Militare, richiamato dal Comandante Saponangelo, è stato largamente condiviso da tutti i partecipanti all’incontro e ribadito con forza anche dal Presidente dell’Unione Piloti dei Porti. «Il sistema portuale è un sistema complesso le cui criticità possono essere superate – ha affermato Orrù - solo tramite la sinergia tra i diversi operatori, pubblici e privati, unica strada per conciliare il mantenimento degli elevati standard di sicurezza dei porti che scontano le deficienze infrastrutturali dovuti ai ritardi per l’adeguamento agli standard europei”.
Il Comandante Orrù ha inoltre messo in risalto il ruolo dei servizi tecnico-nautici ed in particolare del pilota, che sotto la regia delle Autorità, accogliendo le navi, contribuisce al mantenimento della sicurezza negli scali marittimi. «Per queste ragioni - ha specificato - il pilota di porto appare come il “biglietto da visita che l’Autorità presenta alle navi provenienti dal mare aperto». 

L’incontro di Jesi è servito a gettare le basi per un ulteriore confronto e lo sviluppo di un programma da condividere tra Autorità marittima, Servizi tecnico nautici, Armatori e Terminalisti che si terrà in un apposito convegno in programma a La Maddalena il prossimo ottobre.
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