Scatta il blitz antidroga, 13 finiscono in manette. Tra loro i fratelli "Capone"

Scatta il blitz antidroga, 13 finiscono in manette. Tra loro i fratelli "Capone"
2 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2017, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 13:34

Tredici arresti all'alba. Ha preso il via alle prime ore del mattino la retata antidroga con la quale i carabinieri di Taranto hanno sgominato un giro di spaccio tra la provincia jonica e alcuni comuni del brindisino. I militari hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare decretate dal gip del Tribunale di Taranto Paola Incalza su richiesta del sostituto procuratore Ida Perrone.

L'operazione, denominata Zar,  è stata messa a segno da una task force composta da settanta carabinieri. Tra gli indagati coinvolti c'è anche un minorenne.  Sono in corso numerose perquisizioni con l'ausilio di cani antidroga. I provvedimenti restrittivi hanno portato in carcere Gianfranco Soloperto, 23enne di San Marzano di San Giuseppe, Angelo Soloperto, 51enne di San Marzano di San Giuseppe, Francesco Soloperto, grottagliese di 29 anni, Francesco Soloperto, 50enne di San Marzano di San Giuseppe, Giuseppe Vozza, tarantino di 21 anni, William Vozza, tarantino di 22 anni,  Graziano Antonucci, grottagliese di 35 anni, Maria Tersa Capriuli, tarantina di trent'anni,  Raffaele Carriero, grottagliese di 55 anni, Cataldo Catapano, grottagliese di 33 anni, Tonia Cotugno, grottagliese di 25 anni, Marco D'Adamo, tarantino di 28 anni, mentre del tredicesimo uomo del blitz sono state fornite solo le iniziali in quanto minorenne all'epoca dei fatti.
 


L'attività investigativa ha preso il via nel dicembre di due anni fa dopo l'arresto in flagranza di reato di una giovane incensurata di San Marzano. Dopo quell'episodio i militari del nucleo investigativo del reparto operativo, agli ordini del colonnello Giovanni Tamborrino, hanno inquadrato il presunto giro di spaccio, fotografando in prima battuta le manovre di alcuni esponenti della famiglia Soloperto. Nel dettaglio sono osservazione sono finiti Angelo Soloperto, e suo fratello Francesco Soloperto, conosciuti in paese con gli eloquenti nomignoli di Lino e Franco Capone, e ritenuti storici referenti del gruppo criminale egemone in quel versante della provincia. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA