Raccolta differenziata, Galletti boccia Taranto: «Risultati insufficienti»

Raccolta differenziata, Galletti boccia Taranto: «Risultati insufficienti»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Settembre 2016, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 14:29
Taranto resta dietro la lavagna sul fronte della raccolta differenziata. Dopo le bacchettate di Legambiente al Comune per i pessimi risultati di raccolta, ieri è arrivata l’autorevole conferma del ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti che ha puntato l’indice contro la Puglia per i dati registrati e, in oarticolare, contro Taranto, fanalino di coda nella classifica.
 
L’intervento del ministro è arrivato nel corso di un’audizione in Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato. «Io resto convinto - ha detto Galletti - che il commissariamento sia un'anomalia del sistema e sono preoccupato perché in certi casi sta diventando il modo ordinario per risolvere le questioni, non può essere così». Così il ministro sul tema della gestione dei rifiuti a Roma e in altre regioni d'Italia, in particolare Sicilia e Puglia. «Il mio ministero non è strutturato per fare interventi ma ha compiti di controllo e indirizzo», ha sottolineato. 
«La raccolta differenziata nella Regione Puglia nel 2014 ammonta a 493.741 tonnellate. Tale quantità rappresenta solo il 25,9 % del totale dei rifiuti prodotti. L'obbligo di legge, come noto, è attualmente il 65%». Questi sono i dati che inchiodano tutta la regione, ufficializzati da Galletti che ha ricordato che «di queste quantità raccolte in maniera differenziata la quota principale è rappresentata dall'organico (176.389 t), seguito dalla carta (145.744 t)». 

La percentuale di raccolta più elevata si registra nella provincia di Brindisi (47,7%), le più basse a Lecce (19,9%), Taranto (18,8%) e Foggia (18,2%). «Le informazioni pubblicate sul sito della Regione Puglia, ancora in fase di validazione da parte della Regione, evidenziano a luglio 2016 un livello della raccolta differenziata pari a 33,99%, in significativo aumento ma - ha sottolineato Galletti - ancora insufficiente rispetto agli obiettivi di legge». 
Insomma, in Puglia «il livello della raccolta differenziata è ancora modesto. La valorizzazione energetica appare esigua, mentre il ricorso alla discarica risulta predominante».
La Regione Puglia, ha ricordato il ministro Galletti, risulta destinataria di due procedure di infrazione, quella relativa alle discariche abusive e quella relativa a discariche preesistenti. Nella prima procedura rientrano otto discariche rispetto alle 10 iniziali, «poiché per la discarica di Peschici lo scorso 31 maggio è stata inoltrata alla Commissione Europea la certificazione di chiusura del procedimento ambientale e si è in attesa di determinazioni in merito; per la discarica di Scorrano, nel luglio scorso, è pervenuta la certificazione di conclusione del procedimento ambientale che verrà trasmessa entro il 2 dicembre prossimo». «I Comuni e la Regione sono stati destinatari nello scorso dicembre, di un atto di diffida ad adempiere alle attività per la risoluzione della procedura di infrazione in parola. Tuttavia - ha aggiunto - i termini sono trascorsi infruttuosamente ed è stata avanzata la proposta di commissariamento. Relativamente alla procedura Discariche preesistenti, «le discariche coinvolte nella vicenda sono 5, di queste, 4 hanno già concluso i lavori di adeguamento e resta da acquisire la certificazione di chiusura e per una è pervenuto il cronoprogramma dei lavori di chiusura».

«Un problema evidente in Italia è che ci sono grandi imprese al nord (come Iren, A2A, Acea ed Hera) e non al sud e questo si vede dai dati: dove c'è una grande impresa, il servizio è migliore. Al sud la frammentazione delle imprese non paga, anche se esistono sempre le eccezioni. Da economista e da ministro - ha aggiunto Galletti - io ritengo che l'azienda con dimensioni medie, perché anche queste quattro rispetto a quelle europee sono pur sempre medie, abbiano un servizio più efficiente». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA