«Disagi alla clientela e per il personale». Sciopero alle Poste

«Disagi alla clientela e per il personale». Sciopero alle Poste
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Mercoledì 14 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:24
La Slp Cisl Taranto-Brindisi aderisce allo sciopero regionale, scattato già dall’altro ieri e che durerà fino all’8 luglio prossimo. La mobilitazione è proclamata insieme con le segreterie Failp, Confsal, Ugl e prevede lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive (compreso il conto ore) negli ambiti recapito, centri meccanizzati di distribuzione e sportelleria di Poste Italiane, ad esclusione del 16 giugno, giorno di scadenza della prima rata Imu.
Le organizzazioni sindacali contestano la carenza di personale applicato in ambito sportelleria, la modifica del carico di lavoro dei portalettere, la modifica del mod. 26 – progetto inesitate, la formazione degli operatori di sportello consegna inesitate, le ricadute sul personale applicato in ambito recapito-mobilità, la violazione della modifica degli orari di uscita dei portalettere, i disagi alla clientelas sempre legati allo stesso progetto.
La Slp Cisl territoriale ha tenuto un sit-in ieri pomeriggio, come ha segnalato Giuseppe Manfuso, segretario generale Slp Taranto Brindisi presso il palazzo della Filiale di Poste Italiane in viale Virgilio a Taranto. «Protestiamo contro una dirigenza sempre più arrogante, rappresentata a Taranto da yes man che per fare bella figura con i propri superiori accettano ogni sorta di decisione calata dall’alto, costringendoci a lavorare in condizioni pietose, con personale ridotto numericamente ai minimi termini che, in molti casi non riesce ancora a programmarsi le ferie del 2015», ha affermato il sindacalista
Solo una piccola percentuale di sportellisti, inoltre, prosegue Manfuso «può godere di postazioni ergonomiche, come previsto per il personale video terminalista e per di più, come ogni anno, con il sopraggiungere del caldo riemergono i problemi relativi agli impianti di condizionamento che risultano insufficienti in almeno l’80% degli uffici tarantini. Quanto alle relazioni industriali, consideriamo inaccettabile ed incomprensibile l’atteggiamento a dir poco arrogante dell’attuale dirigenza locale, stante l’elevatissimo tasso di sindacalizzazione». 
 
La tutela della cittadinanza, conclude Manfuso «è anch’essa in cima alle nostre rivendicazioni, in quanto costretta a code sempre più lunghe ad esempio per pagare un semplice bollettino postale, senza dire dei ritardi intollerabili con cui si riceve una corrispondenza sempre più a singhiozzo che spesso porta a ricevere bollette scadute da tempo, con tutte le penalizzazioni a loro carico che ne conseguono». 
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