Il vento abbatte le luminarie, paura nel centro di Palagiano

Il vento abbatte le luminarie, paura nel centro di Palagiano
di Maria FLORENZIO
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Lunedì 22 Agosto 2016, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 09:02

Erano state pensate per illuminarsi a ritmo di musica. Si accendevano e si spegnevano ogni ora, così come già avvenuto lo scorso anno. Erano piaciute le luminarie, installate dalla ditta Faniuolo di Putignano, incaricata dal Comitato Festa, in occasione dei festeggiamenti per San Rocco, patrono della città.
Una cupola mastodontica alta circa 40 metri, che sovrastava anche l’ex Municipio, nella centralissima Piazza Vittorio Veneto ed una galleria di luci di circa 350 metri lineari, posizionata lungo tutta la piazza. Si sarebbero dovute spegnere definitivamente ieri sera, a conclusione dei festeggiamenti, iniziati sabato scorso, dopo il concerto dei Nitrophoska, la band di Angelo Belmonte e dei Neri per Caso. Ed, invece, ieri sera, non si sono accese affatto.
A causa delle forti raffiche di vento, la cupola e parte delle luminarie sono crollate, attorno alle 17,30 circa, fortunatamente senza conseguenze. Era, infatti, in atto, il montaggio del palco, sul quale si sarebbero dovuti tenere i concerti serali. I tecnici che erano sul posto si sono immediatamente resi conto che la struttura cominciava a barcollare, allertando prontamente Vigili Urbani e Carabinieri; ma di lì a qualche minuto, la struttura ha ceduto, finendo rovinosamente sulla piazza e su parte del palco.
 




Un crollo, che, come spiegato dal presidente delegato del Comitato Festa Antonio Dettoli, «poteva avere conseguenze maggiori, sebbene nessuno poteva preventivarlo».
Subito dopo il crollo, sul posto, i Vigili del Fuoco, i tecnici comunali per una perizia e la ditta incaricata del montaggio delle luminarie, «alla quale – ha detto il parroco don Giuseppe Ciaurro, presidente del Comitato Festa - si deve il merito di essere intervenuta tempestivamente».
Negli occhi degli organizzatori, l’amarezza per quanto accaduto, ma anche la consolazione di aver ricevuto dalla gente numerose attestazioni di solidarietà. «Era stata una festa organizzata in grande stile – hanno commentato i cittadini – e tutto, sommato, lo è stata sino alla fine».
Piazza Vittorio Veneto è stata transennata e l’attiguo Corso Vittorio Emanuele, interdetto al traffico sino a tarda serata. Numerosi, poi, i cittadini assiepati sui marciapiedi, per apprezzare, questa volta, non i giochi di luci e colori con il naso all’insù, ma il grande dispendio di forze e di uomini, impegnati a riportare la situazione alla normalità.
«Data la sua conformazione geomorfologica, il vento a Palagiano è terribile» – ha detto scherzando don Giuseppe, dopo aver appreso che il crollo non aveva avuto gravi conseguenze. «Non a caso – ha ricordato - proprio dietro la chiesa di San Rocco, c’è una piazzetta, sulla quale è disegnata la rosa dei venti, che si chiama, guarda caso, Largo Capovento. La stessa casa canonica presso le vicine opere parrocchiali, da chi mi ha preceduto, veniva chiamata la casa di Eolo».

Ironia a parte, lasciandosi andare anche a qualche battuta in dialetto, don Giuseppe ha detto: «Ringraziamo il cielo per com’è andata. La festa si sarebbe potuta trasformare in tragedia. La serata finale dei festeggiamenti, almeno per ora, è saltata; ma, anche questa volta, San Rocco ci ha protetti».
Intanto, subito dopo il crollo delle luminarie, sulla propria pagina facebook, il Comitato Festa ha precisato: «In relazione ai noti eventi occorsi alla struttura di illuminazione della Festa Patronale, stiamo gestendo la situazione con tutti i nostri mezzi unitamente agli ausili tecnici e legali, per risolvere ogni problematica. A tutti chiediamo un apprezzato supporto». Ed il supporto fisico e morale non è tardato ad arrivare dall’intera comunità.

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