L’Ode a Taranto per aprire gli eventi verso il Convegno

L’Ode a Taranto per aprire gli eventi verso il Convegno
di Francesca RANA
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Lunedì 25 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:24
“L’Ode a Taranto”, al MarTa , sabato scorso, ha avuto un doppio primato, inaugurare contemporaneamente “Le Arti al MarTa, Tarentillae” - proseguita ieri sera con un “Tributo a Napoli” di Peppe Servillo e Danilo Rea, direttore artistico di tutta la rassegna - ed il programma di concerti, narrazioni teatrali, danza e rievocazioni, collaterale al 57° Convegno Internazionale di Studi sulla Magna Grecia. Il filo conduttore di queste proposte, destinate ad un pubblico più vasto, non solo accademico, è l’identità. Il video mapping tridimensionale, elegante, nel chiostro del Museo Archeologico Nazionale (nella foto in alto), crocevia di visite tematiche di Nova Apulia su archeobotanica o laboratori sulla costruzione di strumenti musicali antichi ed incontri con la greca Ethra, veniva proiettato ogni 15 minuti ed evocava lo scorrere del tempo, il viaggio, la spedizione, la natura, stili ed epoche, legati subliminalmente ed oniricamente alla fondazione spartana, con una colonna sonora epica e solenne. La figura chiave di questa due giorni, coincidente con le Giornate Europee del Patrimonio sul tema “Cultura e Natura”, era la kylix laconica, coppa dipinta raffigurante una rosetta ad otto petali con tonni e delfini, risalente al 580/570 a.C, trovata in Arsenale nel 1909 ed esposta al secondo piano, nella sala VII.
Canti, poesia e musica di Taras, nel mondo, rivivranno domani sera alle 18 nel chiostro di San Michele in via Duomo, all’Istituto superiore di studi Musicali, Giovanni Paisiello, nuova definizione dopo la trasformazione di conservatori ed istituti musicali pareggiati, di alta formazione e specializzazione artistica e musicale. Le Olimpiadi Musicali, Terpandro, il canto di Alcmane paragonato a Giacomo Leopardi, e gli echi di Leonida trovati in Ugo Foscolo, Salvatore Quasimodo, Edgar Lee Masters e Raffaele Carrieri, saranno documentati e tetralizzati nelle letture di Adriano Calzolaro.
 
“Strumenti Musicali e delfino nella monetazione tarantina” sarà il contributo di Aldo Siciliano, presidente dell’Istituto per la storia e l’Archeologia della Magna Grecia. Nel finale, il maestro Dante Roberto dopo aver illustrato “La poetica musicale a Sparta e Taras”, accompagnerà, al piano, Grazia Maremonti, in una attualizzazione di musiche antiche: “Inno al sole”, di Mesomede, ed “Epitaffio di Seikilos”. Giovedì sera, i riflettori si riaccenderanno sul MarTa, senza sovrapprezzi. Il biglietto di ingresso (8 euro o 4 euro il ridotto), dovrà essere prenotato due giorni prima, fino a 4 ore prima, allo 080/5414812. Alle 17, “#Meteorologia, pezzi politici”, una coreografia itinerante di Michele De Stefano, con la cura del movimento di Biagio Caravano, inizierà in piazza Garibaldi nella cassa armonica e guiderà gli spettatori all’interno. Sabato, alle 17 e 18, la compagnia Mk rappresenterà “Veduta da Taranto”, danze coloniali con Philippe Barbut, Biagio Caravano e Laura Scarpini, e “Sub”, di e con Roberta Mosca, coreografia di Michele Di Stefano. Nell’esposizione, si ritroveranno le muse ispiratrici di questi lavori. Venerdì, si incroceranno rievocazioni su “Taras, il cammino della sua storia” di Cavalieri de li Terre Tarentine, alle 21 in città vecchia, antica acropoli, o gli Ottoni di Santa Cecilia a Collepasso, alle 20.30. Sabato e domenica, le visite guidate di Nobilissima Taranto, negli ipogei privati e su Mar Piccolo, al complesso dei Santi Pietro ed Andrea ed all’idroscalo “Luigi Bologna”, chiuderanno la settimana magnogreca.
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