La marcia “nuziale” è il nuovo obiettivo della Palmisano

Antonella Palmisano
Antonella Palmisano
di Maria FLORENZIO
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Domenica 21 Agosto 2016, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:43
Classe 1991, segno zodiacale Leone, essendo nata il 6 agosto; segni particolari: testarda. Quando decide di fare qualcosa, la fa ad ogni costo. Indipendente e brillante, ama dire con franchezza, ma con grande umiltà quello che pensa. Decisa e sicura di sé. Spigliata, sì, forse perché si è dovuta abituare ad essere sotto i riflettori e ai microfoni, visto il ricco palmarès all’attivo; ma «conserva, come da bambina, quella sua innata dolcezza, forse anche un’accennata timidezza, che non lascia spazio a cenni di presunzione e la rendono semplice e, fondamentalmente, una ragazza acqua e sapone», così come la definiscono i suoi amici.
Antonella Palmisano, atleta specialista nella marcia, aveva un obiettivo: arrivare alle Olimpiadi e ritornare da Rio con un buon risultato. Non è riuscita a salire sul podio, ma il suo quarto posto è una vittoria. Lo è per la Nazionale Italiana, per il suo allenatore Patrizio Parcesepe e per la sua cittadina natale, Mottola, che, venerdì sera, unita come non mai, l’ha seguita in piazza, su un maxischermo ed ha tifato per lei, esultando sino alla fine, quando ha tagliato, in quarta posizione, il traguardo della 20 Km.

La marcia non è stato il suo primo amore. A sette anni Antonella comincia a giocare a pallavolo nel ruolo di alzatrice. Nel corso dell’ultimo anno di scuola media inferiore (2003), i compagni di classe la invogliano a partecipare ad una gara scolastica di corsa, nella quale si classifica prima e il suo talento viene subito riconosciuto dal tecnico Tommaso Gentile, che la chiama a far parte del proprio gruppo, la Polisportiva “Don Milani”.
Antonella comincia, così, a praticare entrambi gli sport; ma, a causa degli eccessivi impegni, è costretta a fare una scelta: l’atletica. Nel 2005, la sua prima gara ufficiale: si classifica al 13º posto ai Campionati Italiani Cadetti di Bisceglie (Barletta – Andria - Trani).

Ha studiato grafica pubblicitaria presso il “Lentini” di Mottola. Nel suo ricco palmarès giovanile, brilla la vittoria in Coppa del Mondo juniores - risultato senza precedenti per un’azzurrina - a Chihuahua (Messico) nel 2010. Nel 2010 entra nel gruppo sportivo Fiamme Gialle arruolata come allieva finanziere e dal 2012 si trasferisce a Roma. Prima, viveva con i nonni materni, nella sua città natale. Suo fratello, Michele, 19enne, fratello di Antonella, anche lui uscito dalla società “Don Milani” era una promessa della corsa, ma poi, ha interrotto per un infortunio al ginocchio. Forse, nella famiglia Palmisano, c’è una predisposizione innata per la corsa. La stessa mamma di Antonella, la signora Maria, correva.

Nel 2014, in Coppa del Mondo a Taicang, Antonella è giunta nona in 1h27:51, diventando la quinta ventista azzurra di tutti i tempi. Insieme ad Annarita Sidoti (entrambe ventunenni, la Sidoti nel 1991 e lei nel 2013) è la più giovane atleta italiana titolata agli assoluti indoor nella marcia sui 3.000 metri.
Oggi, nella sua vita, ci sono due passioni. L’atletica e Lorenzo Dessi, il suo ragazzo, al quale, in diretta, dopo il risultato di Rio, sembra aver strappato una promessa di matrimonio.
Curiosità. Antonella ha diverse cose in comune con un’altra marciatrice italiana, Anna Clemente: sono entrambi pugliesi e figlie di terra ionica, nate il 6 del mese; hanno iniziato la loro carriera nella “Don Milani” e gareggiano per le Fiamme Gialle; hanno vinto almeno 15 titoli italiani; detengono almeno 3 record italiani giovanili; hanno vinto il loro primo titolo italiano giovanile al secondo anno da cadette; hanno condiviso il bronzo della classifica a squadre nella Coppa del Mondo di marcia in Messico a Chihuahua, nel 2010.
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