Una catena umana per tutelare il mare

Una catena umana per tutelare il mare
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Lunedì 22 Agosto 2016, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 12:19
Grande partecipazione ieri mattina sulla spiaggia di “Lido Azzurro” per il Tour 2016 “Giù le mani dal nostro mare - Taranto e Litoranea Tarantina”. Cittadini, attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” e portavoce regionali del Movimento 5 Stelle hanno srotolato insieme il lungo striscione per mandare ancora una volta un messaggio a politici e amministratori locali ma soprattutto al premier Renzi: «No alle trivellazioni nel Golfo di Taranto, Sì all’istituzione dell’Area Marina Protetta del Mar Piccolo e delle Isole Cheradi».
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle nelle spiagge di tutta Italia hanno organizzato numerose tappe del tour di informazione e sensibilizzazione. Gli attivisti di Taranto hanno organizzato un tour complementare, per le spiagge della città jonica, “per tutelare il mare di Taranto, già pesantemente minacciato dalle scelte economiche scellerate che questa città ha subito per decenni”.
 
«Siamo qui oggi per difendere e tutelare il nostro mare e la salute dei cittadini» ha detto il portavoce regionale Marco Galante. «I cittadini hanno perso la fiducia e la speranza ma non possiamo arrenderci, serve un cambiamento e la nostra presenza ne è l’esempio» ha poi aggiunto.
«Vogliamo che questo lido rimanga azzurro, per questo difendiamo il nostro mare dal pericolo delle trivelle. Chiediamo l’istituzione dell’area marina protetta» ha spiegato la portavoce regionale Antonella Laricchia. «Oggi inizia un processo di riconversione per Taranto, qualcuno l’ha letteralmente svenduta ma è un territorio con un grande patrimonio da cui ripartire. Sosteneteci – ha concluso – perché dobbiamo tornare ad essere un modello da seguire».

I due portavoce, accompagnati dagli attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto”, sono andati tra la gente, sotto gli ombrelloni, per sensibilizzare i bagnanti sul tema della difesa del mare e per ascoltare i cittadini che vivono in quell’area sui problemi che nessuno ha risolto. Poi tutti insieme sul bagnasciuga per dare forma alla “catena umana” al grido di #giùlemanidalnostromare.
La tappa di “Lido Azzurro” è stata l’occasione per parlare anche del “mostruoso” progetto del parco eolico in mare da 30 megawatt (dieci torri eoliche dall’altezza di 100 metri più 50 metri di pala), degli scarichi in mare dei depuratori di Taranto, i cui reflui invece dovrebbero essere recuperati per usi industriali, della proposta di legge del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” per il divieto di trivellazioni nel Golfo di Taranto e per l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Mar Piccolo e delle Isole Cheradi e di accessibilità garantita ai disabili alle spiagge tarantine e ai servizi connessi. “Nessuno deve rimanere indietro”.
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