L’istituto “Paisiello” è salvo. Oggi l’incontro con i docenti

L’istituto “Paisiello” è salvo. Oggi l’incontro con i docenti
di Azzurra CONVERTINO
3 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Giugno 2017, 05:30
A pochi giorni dall’approvazione in Senato del Decreto Legge 50/2017 arrivano le dichiarazioni dell’onorevole Ludovico Vico e della Uil Taranto sul caso dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Paisiello”, finalmente prossimo a un lieto fine. All’interno del decreto Legge 50/2017 è contenuto l’articolo 22bis (a firma del gruppo Pd tra cui Vico) che ha dato il via alla graduale statizzazione e razionalizzazione degli Istituti Afam non statali come il “Paisiello”. Questa mattina alle 10 Ludovico Vico incontrerà il presidente, il direttore, i docenti e i dipendenti dell’Istituto nella sede in Via Duomo. Alla 10.30 in una conferenza stampa il deputato del Pd parlerà del processo di statizzazione e della necessità di continuare a seguire l’iter in modo che il l’Istituto tarantino rientri nella graduatoria nazionale per l’accesso ai fondi, graduatoria nella quale compaiono altri 17 istituti musicali pareggiati. Per la statizzazione sono stati stanziati 63milioni di euro in un quadriennio. Nello specifico sono 7,5 milioni quest’anno, 17 milioni il prossimo, 18,5 milioni nel 2019 e 20 milioni a partire dal 2020. L’emendamento garantisce che la il passaggio allo Stato riguarderà «una parte degli Istituti Superiori musicali non statali». Ora sarà fondamentale che in quella cerchia rientri l’Istituto jonico. 
 
«Il Paisiello - ha spiegato in una nota stampa il segretario generale Uil Taranto, Giancarlo Turi - è in “pole position”, unico Istituto ad essere gestito dall’ente provincia, e come tale, meritevole di essere statizzato subito, considerando le ben note criticità (finanziarie, oltre che normative) dalle quali è gravata la Provincia di Taranto». Adesso tocca al Miur ed al Mef adottare un provvedimento (decreto) con il quale chiarire la posizione di questo Istituto, che, insieme ad altri 4/5, sarà tra i primi ad essere statizzato; dopodiché, ci sarà il via libera per il completamento del passaggio dell’Istituto allo Stato.
Il Paisiello torna a riveder le stelle dopo anni bui di precarietà. «Il più è fatto, ma non è ancora finita -scrive il segretario generale - tiriamo un sospiro di sollievo. Si avvia a conclusione la più nobile delle battaglie condotte dalla comunità jonica e sulla quale, caso quasi unico, è sempre esistito un elevato livello di condivisione».
L’Istituto raccoglie circa 500 studenti, una settantina di docenti e rappresenta un avamposto per la cultura musicale tarantina. «Con un Paisiello stabile, Taranto diventa, a pieno titolo, Città omologa agli altri capoluoghi pugliesi e a quelli leader del Paese, che, da sempre, dispongono di un istituto musicale statale-ha ricordato Giancarlo Turi. - Il Paisiello accresce il peso dell’Università a Taranto, facendo rientrare a pieno titolo la città nei circuiti culturali virtuosi; adesso, il capoluogo ionico può, finalmente, programmare la sua azione educativa nel tempo, articolandola e arricchendola».
La vittoria del Paisiello è un trionfo per la cultura, ma anche un immenso successo per la città.
«Non c’è dubbio - ha concluso Turi - un meraviglioso risultato, che dà speranza e fiducia al nostro territorio e lascia un grande insegnamento: le battaglie nobili, e quella del Paisiello lo è a prescindere, valgono la pena di essere sempre combattute. Se a Taranto serviva una scossa per ripartire, bene, questa può essere quella giusta: quella dalla quale far scaturire un riscatto che ha, come protagonisti, Taranto e la sua gente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA