Un boato poi le fiamme: incendio all'Eni

Il rogo divampato all'interno dell'Eni
Il rogo divampato all'interno dell'Eni
di Nazareno DINOI
2 Minuti di Lettura
Sabato 1 Aprile 2017, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 13:48

TARANTO - Allarme nella raffineria Eni di Taranto per un incendio che si è sviluppato all'interno dello stabilimento. Nel cuore della notte, per cause in corso di accertamento, si è sviluppato un rogo che ha investito un impianto del reparto Topping. Subito è stata attivata la procedura di emergenza e sul posto sono piombati i vigili del fuoco dello stabilimento ma anche quattro squadre esterne che hanno dovuto chiedere l'intervento di due autobotti. Le fiamme sono state circoscritte e le operazioni, partite poco dopo le tre sono andate avanti per molte ore. Le fiamme, peraltro, sono state avvistate anche dall'esterno mentre la fumata nera è stata spazzata lontano dal centro abitato dalle folate di vento favorevoli.

 

L'impianto è stato danneggiato dal rogo che ha anche divorato una autobotte dei vigili del fuoco interni allo stabilimento. Nel tardo pomeriggio anche l'azienda è uscita allo scoperto confermando l'episodio. Nella nota si parla di "principio di incendio che avrebbe interessato una ristretta parte dell'impianto e che non ha generato danni alle persone e all'ambiente".
Nella raffineria, comunque, si sono vissuti momenti di tensione come testimonia la presa di posizione di Giordano Fumarola, segretario della Filctem Cgil che ha espresso "preoccupazione" per quanto accaduto sottolineando che l'incidente "fortunatamente non ha procurato danni ai lavoratori, ma che sarebbe potuta andare decisamente peggio". Inoltre il sindacalista ha aggiunto la necessità di "ulteriori investimenti sul fronte della sicurezza". L'incendio nella raffineria ha anche dato la stura alla protesta della Uilpa dei vigili del fuoco. Il sindacato ha ribadito la necessità di rinforzare l'organico del corpo in una città a rischio come Taranto.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA