Palazzo di Città, si ricomincia: in agenda le antenne di telefonia

Palazzo di Città, si ricomincia: in agenda le antenne di telefonia
di Paola CASELLA
3 Minuti di Lettura
Sabato 27 Agosto 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 17:55
Da lunedì prossimo riprenderà l’attività politico-amministrativa al Comune di Taranto. Una delle prime questioni su cui si concentrerà l’attenzione dei consiglieri comunali è il piano annuale delle antenne di telefonia mobile.
La proposta di delibera attualmente è al vaglio della commissione Assetto territorio, presieduta dal consigliere del Partito democratico Emanuele Di Todaro. Prima della pausa di Ferragosto si sono svolti alcuni incontri sull’argomento, finalizzati a prendere visione delle esigenze manifestate dalle compagnie telefoniche. Alle riunioni hanno preso parte anche alcuni rappresentanti di associazioni e di comitati di cittadini che si battono nel tentativo di impedire l’installazione selvaggia di antenne.

Alla ripresa delle attività, la commissione Assetto del territorio affronterà nuovamente la questione, cercando di contemperare le esigenze delle aziende con quelle dei cittadini che non gradiscono le antenne nelle immediate vicinanze delle abitazioni e di luoghi sensibili, quali le scuole o le strutture sanitarie.
Al termine dei diversi momenti del confronto, quando si sarà trovata la quadratura del cerchio, la proposta di delibera approderà all’esame e all’approvazione del consiglio comunale. Gli amministratori stanno cercando di bruciare le tappe per arrivare ad approvare il provvedimento nella prima o al massimo nella seconda seduta di consiglio e comunque entro il mese di settembre.
Le compagnie telefoniche, che ogni anno sono tenute a presentare i loro progetti entro marzo, sono, infatti, in attesa di conoscere la posizione del Comune in tempi brevi, in modo da poter procedere con i loro investimenti.
Il capogruppo del Partito democratico Gianni Azzaro ha sottolineato il carattere innovativo del percorso disegnato in materia, già da qualche anno, dal Comune di Taranto: «Grazie ad un regolamento, approvato qualche tempo fa, ogni anno i gestori presentano all’Amministrazione comunale le loro esigenze per le coperture di rete. Questo strumento, che siamo stati i primi ad adottare, consente di disinnescare i conflitti con la cittadinanza».

Fino a poco tempo fa, infatti, la gente vedeva spuntare all’improvviso un’antenna dinanzi alla propria abitazione e subito partiva la protesta.
«Oggi invece - ha osservato Gianni Azzaro - anche grazie alla disponibilità dimostrata dalle compagnie telefoniche, le associazioni ed i comitati hanno la possibilità di dire la loro prima dell’avvio dei lavori ed eventualmente di formulare una proposta alternativa, in grado di tenere insieme le ragioni dell’azienda e quelle delle famiglie. In caso di conflitto, il Comune media tra contrapposti interessi, individuando siti idonei alternativi. La legge non dà strumenti incisivi per bloccare le installazioni, ci si rivolge al Tar che, però, poi finisce per dare sempre ragione alle compagnie. Il piano annuale delle antenne, invece, attiva il dialogo e favorisce soluzioni condivise».
L’esponente del Partito democratico ha, infine, portato ad esempio quanto accaduto lo scorso anno per un’antenna da installare a Paolo VI nei pressi di alcuni abitazioni civili: «È bastato spostare il sito di poche centinaia di metri e tutto si è risolto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA