Ilva, sindacati al ministero: via al confronto

Ilva, sindacati al ministero: via al confronto
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 21 Giugno 2016, 06:17 - Ultimo aggiornamento: 19:06
Non è la settimana decisiva, dato che il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 30 giugno. Da oggi, però, alcune indicazioni fondamentali arriveranno. Il fronte Ilva si apre oggi alle 10 con l’audizione dei sindacati al Mise. Domani, doppio appuntamento altrettanto importante: Arvedi e Erdemir, due papabili acquirenti, saranno ascoltati in Commissione.
Ci sarà anche il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, questa mattina. Il confronto richiesto è a seguito della richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. 
Ad ascoltare i segretari nazionali delle tute blu ci sarà anche il viceministro, la pugliese Teresa Bellanova. Sabato scorso, durante la sua visita a Taranto, ha raccontato di aver risposto immediatamente all’istanza sindacale: «Lavoriamo con questo assillo: il lavoro deve essere compatibile con la salute e la sicurezza. Sappiamo tutti che è una sfida difficilissima ma dobbiamo assolutamente vincere perché scienza e tecnica ci dicono che si può».
 
Nella riunione di oggi si toccheranno diversi temi. Nell’agenda dei sindacati l’incubo di un pesante ridimensionamento occupazionale occupa un posto prioritario. La preoccupazione è dettata da rumors e voci ufficiali emersi in questi giorni: in sostanza, le cordate in corsa per l’acquisizione dell’Ilva si attestano su un orizzonte produttivo di circa sei milioni di tonnellate di acciaio.
Soglia ufficializzata da Geert van Poelvoorde, vicepresidente esecutivo e Chief Executive Officer di ArcelorMittal Europe per i Prodotti Piani e Ondra Otradovec, responsabile dell’area fusioni e acquisizioni: il 9 giugno, al termine dell’audizione alla Commissione Industria del Senato, la multinazionale franco-indiana è uscita definitivamente allo scoperto.
Otradovec e van Poelvoorde hanno illustrato un documento depositato agli atti della Commissione e hanno delineato il piano per aumentare la produzione dello stabilimento di Taranto a oltre 6 milioni di tonnellate. Nel 2015, la produzione dell’acciaio si è fermata a 4,7 milioni di tonnellate.
Secondo i sindacati, questi livelli - seppur incrementati - equivarrebbero a esuberi. 

Il segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, in un’intervista a Quotidiano ha dichiarato che «Taranto difende l’attuale occupazione intorno agli 8 milioni di capacità produttiva. Ha una teorica potenzialità di 12 milioni, il picco massimo nella storia è stato poco sopra i 10 milioni di tonnellate. Sotto la soglia di 8 milioni, è chiaro che ci potrebbero essere problemi. Noi abbiamo chiesto il rispetto dell’ecocompatibilità e allo stesso tempo il rispetto dell’assetto occupazionale».
Occupazione e piano ambientale sono i principali timori che saranno ribaditi al governo questa mattina.

Domani, invece, sarà il turno di altri rappresentati di aziende interessate al siderurgico.
Il calendario ufficiale della decima Commissione Industria, commercio, turismo del Senato ha ufficializzato le audizioni di mercoledì: alle 8.30 indagine conoscitiva sul Gruppo Ilva con i rappresentanti del Gruppo Arvedi mentre alle 14 ci saranno i manager del gruppo turco Erdemir.
Audizioni separate ma, nei progetti futuri, la cordata prevedrebbe una sinergia delle due aziende con il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti e la holding Delfin del gruppo Luxottica di Leonardo Del Vecchio.
 
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