Renzi a Taranto, Emiliano andrà all'incontro: «Convocato in prefettura»

Renzi a Taranto, Emiliano andrà all'incontro: «Convocato in prefettura»
di Francesco G. GIOFFREDI
2 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Luglio 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 09:00

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, annuncia su Facebook e Twitter di essere stato convocato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti per incontrare il premier Matteo Renzi, domani mattina, in prefettura a Taranto. «Ho appena ricevuto da sottosegretario DeVincenti - scrive sui social Emiliano - convocazione c/o Prefettura Taranto per incontro ore 12.00 con Presidente del Consiglio Matteo Renzi». Proprio ieri Emiliano, ai giornalisti che gli chiedevano se si sarebbe firmato domani il Patto per la Puglia, in occasione della visita di Renzi a Taranto per l'inaugurazione del nuovo allestimento del museo archeologico nazionale, aveva detto di non essere stato avvertito dell'arrivo del premier in Puglia. E quindi, nonostante gli atti fossero tutti «pronti da tempo», Emiliano aveva «escluso» che il Patto sarebbe stato firmato domani.Il nastro si riavvolge fino alle vecchie ruggini e l’effetto domino è servito. Al punto che la visita tarantina di Matteo Renzi rischia d’essere ora un vero e proprio incidente istituzionale. «Non sappiamo nulla dell’arrivo del presidente del Consiglio in Puglia», taglia corto il governatore regionale Michele Emiliano. Il quale, senza una sorta di “invito ufficiale”, domani non sarà al Museo archeologico di Taranto a far gli onori di casa. Il solco tra palazzo Chigi e lungomare Nazario Sauro è così sempre più profondo, incolmabile. E nel mezzo resta stritolato un po’ tutto: dai tanti dossier strategici che galleggiano tra Roma e Bari, al Patto Puglia (uno degli ingranaggi fondamentali del Masterplan per il Sud) in ghiacciaia da troppo tempo e in attesa di doppia firma. L’occasione propizia per sottoscriverlo - proprio come successo per le altre Regioni - poteva essere il blitz tarantino del premier, ma la data di domani andrà a rimpolpare il catalogo delle occasioni perse. E l’elenco di infrastrutture e misure da 5,4 miliardi di euro resta così impantanato nel rimpiattino tra governo e Regione.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA