Melucci debutta in aula con tre nodi da sciogliere: presidente e due assessori

Melucci debutta in aula con tre nodi da sciogliere: presidente e due assessori
di Michele MONTEMURRO
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Lunedì 31 Luglio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 14:19
È il giorno del debutto del nuovo Consiglio comunale, il primo dell’era firmata da Rinaldo Melucci. Un avvio non semplice rispetto al passato, perché ci sarà da sciogliere subito il primo nodo, quello dell’elezione del presidente del Consiglio comunale, che resta però ancora ingarbugliato. Ai nastri di partenza, infatti, si presentano due candidati: il consigliere più suffragato in assoluto, Lucio Lonoce, sostenuto dal suo partito, il Pd, e l’ex procuratore Franco Sebastio, che ha offerto la propria disponibilità nella riunione di maggioranza di sabato. Il favorito è certamente Lonoce perché a spingerlo c’è il partito di maggioranza relativa, composto da undici consiglieri su trentadue. Ad esprimersi a scrutinio segreto saranno i consiglieri: nelle prime due elezioni ci sarà bisogno dei due terzi del Consiglio, mentre dalla terza in poi basterà la maggioranza dei voti. Il Consiglio comunale sarà presieduto dal consigliere “anziano”, quello che ha ottenuto più voti in assoluto, proprio quel Lonoce che là, sullo scranno più alto dell’aula consiliare, potrebbe rimanere seduto dopo la votazione.
La giunta è ancora incompleta. Il sindaco Melucci ha nominato sette assessori, ma di recente ci sarà stato qualche problema perché aveva comunicato che avrebbe nominato altri assessori, probabilmente due, già nei giorni scorsi. I sette componenti della giunta già nominati sono l’architetto Sergio Scarcia (Urbanistica e Mobilità), l’export manager Valentina Tilgher (Sviluppo economico e marketing territoriale), l’advisor di Deloitte per i fondi comunitari europei Massimiliano Motolese (Fondi strategici, società partecipate e innovazione), il project manager barese Aurelio Di Paola (Lavori pubblici), l’avvocato amministrativista barese Rocco De Franchi (Ambiente e Salute), l’ex segretario generale del Comune di Tarano Anna Maria Franchitto (Affari Generali e Risorse Umane) e l’avvocato Francesca Viggiano (Emergenza abitativa e Patrimonio).
L’unico assessore in quota ai partiti, scelto però dal sindaco, è l’avvocato Viggiano, che Melucci ha scelto direttamente dalla lista degli eletti del Partito democratico. La Viggiano proprio oggi sarà surrogata in Consiglio comunale dal primo dei non eletti del Pd, l’ex consigliere comunale e provinciale e già presidente della circoscrizione Paolo VI Gaetano Blè.
 
Il Consiglio comunale, convocato per le ore 9, prevede otto punti all’ordine del giorno nella convocazione firmata dal sindaco e notificata ieri ai 32 consiglieri comunali.
Al primo c’è la convalida degli eletti alla carica di consiglieri comunali ed eventuali surroghe: al momento è in calendario solo quella di Blè al posto della Viggiano. Al secondo c’è il giuramento del primo cittadino. Al terzo e al quarto punto ci sono, rispettivamente, le elezioni del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale. Al quinto c’è la comunicazione della composizione della giunta comunale. Al sesto risulta la comunicazione del sindaco al Consiglio delle linee programmatiche di governo. Al settimo figura l’elezione della commissione elettorale comunale e all’ottavo è prevista la costituzione della conferenza dei capigruppo.
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