Corso fantasma per pasticcieri, denunciata nota organizzatrice

Corso fantasma per pasticcieri, denunciata nota organizzatrice
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Domenica 23 Ottobre 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 21:18
Sognavano un corso di alta pasticceria. Per affinare la loro abilità tra i fornelli. E invece sono cadute nella rete di una truffatrice. La donna, infatti, puntando sulla passione del momento aveva irretito le vittime promettendo non solo le lezioni di alta cucina. Ma anche la possibilità di incontrare maestri pasticcieri di fama rinomata. 
 
Ad abboccare all’amo lanciato sul web tre donne di Manduria, eccitate all’idea di potersi confrontare con quei maestri dell’arte dedicata ai golosi. Alla fine, però, dopo tanta inutile attesa e il pagamento di 210 euro di acconto per l’iscrizione al fantomatico corso, hanno compreso di essere state raggirate. Ed hanno denunciato tutto ai poliziotti del commissariato di Manduria. Sono stati gli agenti a individuare l’ideatrice della stangata. Ed hanno denunciato a piede libero una donna di 41 anni, originaria di Brindisi, ma residente a Lecce, per truffa continuata a mezzo internet.

Le malcapitate hanno raccontato ai poliziotti di aver fatto di tutto per frequentare il corso dopo il pagamento dei 210 euro per aderire al corso di alta pasticceria. Pagamento che avevano fatto direttamente all’organizzatrice, mediante bonifico bancario ad un codice iban che corrispondeva ad una carta prepagata intestata a quella donna.

Inoltre, ad invogliare le tre “chef” ad aderire era stato proprio il fatto che al breve corso era prevista la partecipazione di tre noti pasticcieri e che per l’adesione bastava telefonare al cellulare indicato nell’annuncio. Dopo un primo periodo di inutile attesa, peraltro, le vittime erano riuscite a contattare telefonicamente la presunta organizzatrice che le aveva rassicurate promettendo di provvedere subito alla restituzione dei soldi. Ovviamente quel denaro non è mai tornato indietro. Sino alla decisione delle vittime di procedere con la denuncia che è sfociata nell’attività condotta dalla Polizia. La responsabile è stata individuata ed ora dovrà difendersi dall’accusa di truffa. 
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