Nei giorni scorsi il secondo più votato del Pd, Vincenzo Di Gregorio, si è sfogato sui social network non condividendo l’azione del primo cittadino, che non gli risponderebbe al telefono dalla sua elezione.
Intanto il consigliere più suffragato in assoluto, Lucio Lonoce (Pd), rilancia la sua candidatura alla presidenza del Consiglio comunale: «Ribadisco la mia piena fiducia al sindaco e mantengo ferma la mia posizione di candidarmi alla presidenza del Consiglio comunale».
Postazione, quella dello scranno più alto dell’assise cittadina, che in un’infuocata riunione di maggioranza il sindaco voleva riservare all’ex procuratore capo Franco Sebastio, tanto che lo stesso Melucci lanciò un aut aut ai suoi: «Se non votate Sebastio mi dimetto». Facile magari a dirsi ma difficile a farsi, considerato che se la composizione della giunta è prerogativa del primo cittadino, l’elezione del presidente del Consiglio comunale spetta esclusivamente ai consiglieri, che invece non sarebbero stati affatto ascoltati per la realizzazione dell’esecutivo.Il sindaco, dunque, continua nel suo silenzio, relegando solo a qualche comunicato stampa il suo verbo, ad eccezione di qualche tweet e ritweet, utilizzati nei giorni scorsi per lanciare qualche stoccata alla maggioranza.
Ad osservare le ultime scelte del capo dell’amministrazione comunale ci sono anche gli altri partiti e liste di maggioranza. Il gruppo dell’ex candidato sindaco Piero Bitetti è quello che dopo il Pd vanta il numero più grande di consiglieri, ben quattro, anche se in questo caso Melucci aveva proposto proprio a Bitetti un posto in giunta, che quest’ultimo ha rifiutato perché decadrebbe subito da consigliere provinciale e sarebbe incompatibile se tra un anno fosse ripescato in Consiglio regionale in quanto primo dei non eletti nelle fila del Pd. I nomi, poi, che Bitetti avrebbe indicato al suo posto non sarebbero stati di gradimento del sindaco che, a differenza degli altri, per Bitetti non avrebbe considerato la discontinuità col passato, essendo stato il presidente del Consiglio comunale uscente e assessore comunale nella prima Giunta Stefàno.