Brucia metà della provincia: molti danni, masseria evacuata

Brucia metà della provincia: molti danni, masseria evacuata
di Francesco TANZARELLA
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Mercoledì 20 Luglio 2016, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 17:42
Fronte ampio per gli incendi che hanno colpito il versante occidentale della provincia di Taranto. Fino a ieri pomeriggio, infatti, gli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e dell’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali sono stati impegnati nelle campagne di Castellaneta, Palagianello e Mottola per domare due imponenti roghi che hanno distrutto diversi ettari di vegetazione, a causa anche delle forti raffiche di vento.
L’incendio più esteso ha colpito una zona molto suggestiva dell’agro castellanetano, canale Sant’Angelo in contrada Sterpine. Già da lunedì pomeriggio sono arrivate le prime segnalazioni per le fiamme che stavano lambendo la vasta pineta e il pioppeto presenti in zona. I pini d’Aleppo hanno avuto la peggio: una ventina di ettari è andata in fumo, altri 5 ettari sono stati preservati costringendo il fuoco a rimanere radente per evitare la bruciatura delle chiome. La speranza è che nel giro di qualche anno questi pini possano riprendersi.
L’incendio è stato circoscritto e bonificato già ieri mattina, per poi riprendere nel pomeriggio. Sulla zona sono stati scaricati circa 3600 quintali di acqua, grazie all’intervento di canadair, fireboss e elicotteri di Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Nella notte tra martedì e mercoledì è rimasta a presidiare la zona una pattuglia dell’Arif, anche perché ieri mattina il fuoco ha ripreso per risolversi intorno alle 12.
 
I Vigili del Fuoco, inoltre, hanno dovuto evacuare temporaneamente una masseria, dove abitavano due anziani, e preservarne un’altra dove il fuoco aveva distrutto un deposito di fieno, dei pollai e stava minacciando alcuni contenitori di gas. Contestualmente, come forma di precauzione, è stata anche sospesa l’erogazione di energia elettrica per evitare che i lanci di canadair e fireboss potessero trasformarsi in veicoli di folgorazioni a causa della presenza di diverse linee di alta e media tensione.
Tra Mottola e Palagianello, invece, i problemi più consistenti si sono avuti ieri mattina intorno alle 10,30. Il fuoco, partito in territorio mottolese, ha raggiunto la pineta di Parco Casale, a nord di Palagianello, poco prima della zona abitata. Anche in questo caso sono intervenuti canadair e fireboss, con 25 lanci, ma fondamentale è stato l’intervento a terra di vigili e diverse associazioni di protezione civile. Le fiamme sono state circoscritte nel pomeriggio.
Rimane alta l’attenzione, in ogni caso, perché come ha spiegato l’ispettore Giovanni Prisciantelli, comandante della stazione del Corpo Forestale di Castellaneta (competente per buona parte del versante occidentale) e coordinatore degli interventi di questi giorni, gli incendi di resinose sono i più ostici, aggravati dalla particolare conformazione del territorio: «Il rischio che il fuoco continui a covare sotto il terreno – ha aggiunto – o che qualche tronco rotoli in un canale, è alto. Per questo motivi i nostri uomini e quelli dell’Arif sono impegnati anche in attività di monitoraggio».



 
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