Campagna elettorale, quanto ​mi costi. Le spese dei candidati

Campagna elettorale, quanto mi costi. Le spese dei candidati
di Giovanni CAMARDA
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Quanto costa una campagna elettorale? E soprattutto: da dove arrivano i fondi necessari a sostenerla? È questo uno dei temi emblematici della contesa per conquistare Palazzo di Città, un segnale spesso rivelatore di connotati fondamentali per la conoscenza dei singoli candidati, perché sapere quanto spendono e come si finanziano può fornire elementi utilissimi al giudizio da parte dei loro potenziali elettori.
Per questo, nel primo confronto tra i candidati sindaco per il Comune di Taranto abbiamo voluto affrontare proprio questo aspetto ritenendolo importante per favorire un percorso di trasparenza che porti i tarantini ad avere un quadro il più possibile definito delle opzioni a loro disposizione. Da questo punto di vista, la questione relativa alle risorse investite per una candidatura può rivelare molto del profilo di ogni singolo candidato, delle sua serietà, delle sue priorità e, in definitiva, del senso che può essere dato al tentativo di diventare sindaco. Quello del finanziamento dell’attività politica, inoltre, è un punto nei confronti del quale i tarantini hanno maturato negli anni una particolare sensibilità in relazione ai rapporti pregressi tra la grande industria e i politici locali. Questione al centro di scontri anche molto accesi, di sospetti, di illazioni e di ombre che non hanno certamente contribuito alla popolarità di chi si proponeva per una qualsiasi elezione, che fosse al Parlamento, alla Regione, alla Provincia o al Comune.
Ecco perché il tema è tutt’altro che secondario e rappresenta inoltre anche una specie di test utile a valutare il livello di autonomia e di autorevolezza di ogni candidato in campo.
Il quadro che emerge da questo tipo di confronto sembra descrivere situazioni complessivamente chiare. Nella maggior parte dei casi, i fondi utilizzati in questa campagna elettorale, stando a quanto hanno risposto i candidati sindaco (tutti tranne Mario Cito), rivengono prevalentemente da risorse personali o da un crowdfunding sviluppato tra amici o nel proprio ambiente di lavoro, sfruttando quindi tutte le proprie conoscenze.
Quanto alle somme spese e ancora da spendere, anche in vista di un ballottaggio probabilissimo alla luce della frammentazione della proposta, è evidente che ci sono sbalzi notevolissimi tra i diversi candidati soprattutto in relazione a differenze oggettive di prospettiva.
In teoria, i dieci competitor partono tutti alla pari; in pratica, invece, ci sono candidature obiettivamente molto più forti di altre perché sostenute da coalizioni assai più agguerrite, per numero di liste ma anche per mezzi messi in campo.
Non tutti hanno rivelato con precisione le cifre in gioco, ma è comunque palese la distanza tra chi alla fine spenderà poche migliaia di euro e chi invece sta investendo somme a quattro se non a cinque zeri.
D’altro canto, in palio c’è il governo di una città oggi al centro di attenzioni che travalicano i confini provinciali, regionali e nazionali e coinvolgono interessi mondiali, come suggerisce la battaglia per l’acquisizione del colosso siderurgico.
Di qui anche la necessità di avere una guida all’altezza di un ruolo di enorme delicatezza, un sindaco che sia pulito, trasparente ma soprattutto in grado di affrontare problemi complessi che si trascinano da anni senza soluzioni all’orizzonte. Spendere di più o di meno in una campagna elettorale non è un valore di per sé, in senso negativo o positivo. Semmai può essere più indicativo come si spendono quei soldi, come ci si promuove, quali strade si scelgono per farsi conoscere dalla gente e in quali iniziative si investono le risorse. 
Anche questo, in fondo, un modo per marcare una differenza e farsi apprezzare in ragione delle proprie idee, dei propri progetti e del proprio stile comunicativo. Per ora sono solo parole, è vero, ma intanto è su quelle che i tarantini sono chiamati a scegliere visto che la quasi totalità dei candidati sindaco sono al debutto nella politica. Per questo stiamo cercando di fornire ai lettori il maggior numero di informazioni utili. A cominciare da quelle sul finanziamento della campagna elettorale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA