Bitetti lancia il guanto di sfida: «Sono in campo per vincere»

Bitetti lancia il guanto di sfida: «Sono in campo per vincere»
di Paola CASELLA
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Domenica 21 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:14
«Portare nel giro di pochi mesi Taranto almeno a metà della classifica sulla migliore qualità della vita nelle città italiane». 
Con questo impegno il candidato sindaco Piero Bitetti, ieri mattina nella sede del comitato in via Principe Amedeo, ha presentato ufficialmente agli elettori il programma di governo e la coalizione che lo sostiene nella corsa verso la conquista dello scranno più alto di Palazzo di Città. 
A dispetto del clima di antipolitica e del civismo imperante, Bitetti punta, invece, a restituire centralità alla politica e al suo patrimonio di esperienza: «A differenza di altri candidati a sindaco, non ho la sindrome di Cristoforo Colombo che partì per le Indie e che, invece, arrivò in America. In questa campagna elettorale parto, sapendo dove andare insieme ai miei compagni di viaggio, e quando arriverò saprò esattamente sin dal primo istante dove mi trovo e cosa fare. Metteremo gli uomini e le donne giuste ai posti giusti. Puntiamo a vincere e a governare Taranto. Non ci sarà l’uomo solo al comando, perché siamo una squadra». 
Il candidato ha poi tratteggiato le caratteristiche peculiari ed i valori che contraddistinguono le sette liste che formano lo schieramento che lo sostiene: Taranto Bene Comune, Taranto Futuro Prossimo, Movimento Civile Cultura e Università, Io sto con Taranto, Pensionati e Invalidi Giovani Insieme, Laboratorio Democratico e Rivoluzione Cristiana.
 
Bitetti ha fatto poi riferimento ad alcune voci sull’esito di sondaggi sulle prossime Amministrative: «Parlo senza polemica ed acrimonia, ma voglio dire di smetterla di dare i numeri al lotto, sento di pronostici e di sondaggi farlocchi. A chi diffonde queste voci voglio semplicemente ricordare che alle precedenti elezioni regionali ho ricevuto in città, e da solo, circa 4 mila preferenze.
Facendo due calcoli, si ricava che rappresentano il 3,5/4 per cento del voto delle passate Amministrative. Dico, allora, ai sondaggisti farlocchi che noi siamo in campo per vincere. Sono un guerriero con il sorriso, consapevole che la leadership si esercita con decisione e forza perché di questo Taranto ha bisogno: esperienza, forza e determinazione». 
Il candidato ha elencato poi i punti cardine del suo programma: restituire al più presto ai Tarantini Palazzo degli Uffici, non solo per farvi tornare il liceo Archita, ma anche per insediare nuovi corsi di laurea legati al vicino Museo; aprire varchi nel Muraglione e lanciare un concorso di idee, affinché gli artisti possano raffigurarvi la storia di Taranto; rilanciare la macchina amministrativa, potenziare il corpo di Polizia municipale, per garantire il rispetto delle regole della convivenza civile; promuovere lo sviluppo dell’economia e l’occupazione, valorizzando tutte le potenzialità del territorio, a cominciare da quelle culturali, naturali e paesaggistiche. 
«Penso» ha detto Bitetti «ad una città a misura d’uomo, che sappia dare centralità ai bambini, agli anziani e alle fasce più fragili della popolazione. Ai giovani non facciamo promesse, perché il loro futuro è già oggi. Con loro e per loro vogliamo cambiare Taranto. Non dimenticheremo neppure gli amici a quattro zampe che avranno appositi spazi per i bisogni e per giocare». 
Il candidato sindaco, infine, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha confermato di aver ricevuto in più occasioni sollecitazioni dal Pd a ritirare la sua candidatura, ma di aver rifiutato, perché «fortemente motivato, insieme a tutta la squadra, a realizzare un progetto di radicale rinnovamento della città».
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