Melucci, il Pd raddoppia: pronta una seconda lista. A guidarla sarà Musillo

Melucci, il Pd raddoppia: pronta una seconda lista. A guidarla sarà Musillo
di Michele MONTEMURRO
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Martedì 25 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:44
Per ora sono quattro le liste a sostegno del raccomandatario marittimo Rinaldo Melucci, indicato dal Pd come proprio candidato sindaco. La prima novità è rappresentata proprio dai democratici, che stanno realizzando una seconda lista, denominata “Che sia primavera”, nella quale troveranno spazio principalmente i candidati in “esubero” dal Pd e tutti coloro che si sono avvicinati al partito. 
A coordinare questa lista, come pure quella del candidato sindaco, è l’ex segretario provinciale dei democratici Walter Musillo, quello che si è speso più di tutti per candidare Melucci. La formazione del candidato sindaco si chiamerà invece “Benvenuta Taranto” e al suo interno ci saranno soltanto candidati della cosiddetta società civile, principalmente esponenti del mondo delle professioni, operatori portuali e di call center e qualche imprenditore marittimo. La quarta lista a sostegno dell’alfiere della coalizione è quella del Psi, alla quale invece sta lavorando Salvatore Mattia.
All’appello potrebbero aggiungersi altre tre liste a sostegno di Melucci, proprio in “zona Cesarini”.
 
A giorni è atteso l’orientamento di “Taranto popolare”, la formazione composta da Alternativa popolare del ministro Alfano guidata dal consigliere regionale Luigi Morgante e dai Centristi per l’Europa del senatore Pierferdinando Casini coordinata dall’ex consigliere regionale Antonio Scalera. Entrambi hanno a più riprese sollecitato il Pd di allargare la coalizione, e anche ieri il presidente Michele Emiliano proprio dal capoluogo jonico ha invitato tutti all’unità, ma se l’alleanza dovesse rimanere immutata, Taranto popolare potrebbe sposare invece il progetto civico del direttore della Casa circondariale di Taranto Stefania Baldassari.
Un’altra lista che potrebbe supportare Melucci è Articolo uno, la neo formazione politica di D’Alema, Bersani, Speranza e Rossi che in città può contare sulla deputata Donatella Duranti, che ha abbandonato Sel per aderire al nuovo progetto degli esponenti usciti dal Pd. I democratici desidererebbero che il neo partito guidato a livello provinciale dal consigliere comunale di Grottaglie Massimo Serio scendesse in campo per raccogliere anche voti d’opinione, ma i tempi ristretti potrebbero non consentire di portare a termine l’operazione: però ancora non è escluso nulla. Un’altra lista di stampo centrista a sostengo dell’alfiere del centrosinistra potrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni.
Il Pd, che è il gruppo consiliare di maggioranza relativa tra i banchi del Consiglio comunale, si presenta al gran completo con quasi tutti gli uscenti: i “pelilliani” di stretta osservanza come il vicesindaco Lucio Lonoce e l’assessore Vincenzo Di Gregorio, poi ci sono il capogruppo Giovanni Azzaro, Michele De Martino, Vito Mario Laruccia ed Emanuele Di Todaro. A questi si aggiungono l’ex assessore comunale Massimiliano Stellato, l’ex consigliere comunale e provinciale già presidente della circoscrizione Paolo VI Gaetano Blè, i “musilliani” Cataldo Fuggetti e Mario Pulpo, Carmen Galluzzo Motolese, Francesca Viggiano, Federica Simili, Debora Cinquepalmi, il “vichiano” Valerio Papa e il presidente della commissione provinciale per il congresso Domenico Perrelli. Gli altri nomi in lista saranno annunciati nei prossimi giorni ufficialmente dal partito. Indeciso è ancora il consigliere uscente Gianni Fabrizio, un tempo portavoce dell’allora presidente della Provincia Gianni Florido, che potrebbe sostenere quello che allora faceva parte della sua “corrente” Piero Bitetti, candidatosi sindaco con alcune liste civiche, oppure optare per il partito che gli ha consentito di essere ripescato in Consiglio comunale, il Pd.
A poco meno di tre settimane dalla presentazione delle liste, le elezioni comunali vivono ancora di tatticismo. Le decisioni relative alla concessione del simbolo del Movimento 5 Stelle e alla oramai remota candidatura dell’ex sindaco Giancarlo Cito, non consentono ad alcuni partiti e a candidati alla carica di consigliere comunale di sciogliere la riserva, perché si tratta di due variabili che potrebbero ridisegnare gli equilibri politici. il centrodestra, dopo che Forza Italia ha rinunciato formalmente a presentare il suo simbolo, attualmente non esiste e a prendere le redini della coalizione dovrebbero essere i “fittiani” di Direzione Italia guidati dal deputato Gianfranco Chiarelli. La lista di Fitto a Taranto sarà congiunta con quella del neonato movimento civico “La Scelta #pertaranto” guidato dall’imprenditrice Floriana de Gennaro, all’occorrenza pronta anche lei a candidarsi sindaco.
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