Sebastio dialoga con Fornaro e con Sinistra Italiana e prefigura possibili alleanze

Sebastio dialoga con Fornaro e con Sinistra Italiana e prefigura possibili alleanze
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 21 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 14:54
Un’iniziativa civica che non respinge a priori la collaborazione con i partiti. Tra questi, però, non dovranno esserci rappresentanti delle forze politiche - una su tutte, il Partito Democratico - che “hanno contribuito a distruggere la città”.
Il movimento di Franco Sebastio, ex capo della procura presso il tribunale di Taranto, si arricchisce di una nuova lista a supporto “Taranto in Comune” e manda segnali chiari alle altre forze politiche. Ieri, presso la sede del comitato promotore in via D’Aquino, sono emersi molti temi interessanti e scenari su alleanze o collaborazioni.
Partiamo dai nomi della nuova lista civica a supporto. Angela Mignogna e Giovanni Lippolis, rispettivamente docente e operaio dell’Ilva iscritto alla Fiom, hanno raccontato che ci saranno «persone competenti, con esperienza e tanti giovani. Questo è importante perché vedere ragazzi che si vogliono impegnare dà fiducia e speranza: la nostra lista nasce in un percorso nazionale e cerca di ripercorrere l’esempio De Magistris». A supportare Sebastio anche Ernesto D’Eri, attuale consigliere comunale votato con Italia dei Valori e altri esponenti come la storica dell’arte Stefania Castellana o il ricercatore Salvatore Romeo.
A parlare, poi, è stato lo stesso candidato sindaco Franco Sebastio.
 Molti gli argomenti toccati che delineano meglio alcune strade del movimento: «Ho notato che i simboli dei partiti canonici sono spariti in questa campagna elettorale evidentemente perché le forze politiche dopo decenni avevano interesse a inabissarsi. C’è un proliferare di liste civiche ma parecchi si stanno nascondendo dietro una foglia di fico in maniera ipocrita. Forza Italia non esiste ma Forza Taranto sì: mi chiedo cosa cambi».
Dopo la stoccata a Stefania Baldassari, lo stesso ex magistrato ha precisato: «Io dico che i partiti rappresentano il sale della politica ma noi abbiamo fatto una scelta. Non respingiamo a priori una collaborazione con i partiti, la propensione al dialogo è grande ma dei paletti li mettiamo. Conta una pregiudiziale e cioè abbiamo scelto di non voler parlare con chi ha contribuito a ridurre la città in questo stato. Ci sono stati dialoghi con Sinistra Italiana e Vincenzo Fornaro. Il nostro intento non è conquistare poltrone per comandare. I problemi sono tanti e prima di trovare le persone abbiamo stilato un programma».
Sebastio ha lanciato quindi un appello al mondo ambientalista rappresentato dal candidato sindaco Vincenzo Fornaro ma resta difficile pensare a un lieto fine. Almeno alle condizioni attuali. Tra le più importanti c’è una prerogativa dei programmi, la questione madre sulla quale si discostano molto: per Ilva il movimento di Sebastio - sostenuto anche dalla Fiom - propone “una vigilata ambientalizzazione” mentre Fornaro è per una chiusura delle fonti inquinanti con relativa riqualificazione. E poi nelle rispettive liste ci sono rappresentanti politici che in passato hanno avuto duri scontri: l’ex assessore comunale all’Ambiente Vincenzo Baio e l’ex consigliere comunale Angelo Bonelli. In mezzo potrebbe esserci Sinistra Italiana in un ruolo conciliante ma restano parecchi punti interrogativi.
«La nostra ambizione sarà di avviare un risanamento in tutti i settori che abbiamo individuato - ha concluso Franco Sebastio - Ci deve essere una squadra di comando adatta.
Quando parlo di squadra di comando mi riferisco non solo alla giunta comunale ma anche ai dirigenti delle aziende municipalizzate. Io spero che il prossimo consiglio comunale sia qualificato in tutte le sue componenti. In questo momento Taranto ha bisogno di ragazzi ed esperienza. La mia dovrà essere una funzione essenzialmente di garanzia per questo progetto che stiamo portando avanti».
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