Melucci, è arrivato il tweet del governatore Emiliano. La candidatura è più forte

Melucci, è arrivato il tweet del governatore Emiliano. La candidatura è più forte
di Michele MONTEMURRO
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Giovedì 20 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:30
Michele Emiliano lancia il suo primo “tweet” per le elezioni comunali di Taranto e lo fa puntando sull’hashtag #BenvenutaTaranto a sostegno del candidato sindaco del Pd, il raccomandatario marittimo Rinaldo Melucci. Politicamente si tratta di una scelta coraggiosa da parte di Emiliano, perché l’opportunismo politico gli avrebbe suggerito di attendere le primarie del 30 aprile prima di agire, in quanto in campo ci sono altri candidati sindaco nell’orbita del centrosinistra che potrebbero votarlo per “scalare” a livello nazionale il Partito democratico. Invece il Governatore mette da subito in chiaro le cose, prende una posizione netta e pubblica il “manifesto” elettorale del candidato, nel quale Melucci è ritratto sorridente, e scrive: «Taranto è il nostro partito! Il centro sinistra unito, vince! #BenvenutaTaranto con Rinaldo Melucci sindaco». 
Il centrosinistra a Taranto non è ancora unito, almeno per il primo turno, considerato che, sotto la veste del civismo, ci sono varie candidature. La prima grave frattura si è registrata con l’uscita proprio dal Pd del presidente del Consiglio comunale e consigliere provinciale Piero Bitetti, che dopo la prima assemblea del partito orientata a scegliere per un candidato esterno ai dem ha sbattuto la porta per avviare la corsa per proprio conto con una decina di liste civiche. Convinto da sempre della scelta, il movimento civico Sds che fa riferimento al sindaco uscente Ippazio Stefàno ha puntato sull’ex presidente del Tribunale di sorveglianza Massimo Brandimarte, sostenuto anche da una lista civica che porta il suo nome. Proprio nelle ultime ore c’è stata l’ufficializzazione, nota oramai da tempo, della candidatura a sindaco (la seconda di fila) del consigliere comunale Dante Capriulo, che gode del supporto del consigliere regionale eletto nelle liste di Emiliano Gianni Liviano, molto vicino al governatore. Ci sono altri partiti e liste vicini al centrosinistra che sostengono altri candidati, pertanto la frammentazione della coalizione è evidente.
 
Il Pd, però, ai nastri di partenza si presenta unito dopo i distinguo che hanno caratterizzato la fase di individuazione del candidato sindaco. I “mal di pancia” di chi ambiva a guidare la coalizione, come nei casi del vicesindaco Lucio Lonoce e del capogruppo Gianni Azzaro, sono rientrati. Melucci ha però bisogno di visibilità come necessitano tutti coloro che con la politica non hanno avuto a che fare prima di cimentarsi in una competizione elettorale. Il “tweet” di Emiliano sicuramente lo aiuta a insinuarsi nell’opinione pubblica, guadagnandosi i titoli dei giornali e, di fatto, diventa il candidato del presidente della Regione, con tutto ciò che può comportare in termini di consenso elettorale in relazione alla capacità di Emiliano di aggregare.
A differenza del Governatore, chi in questi mesi ha assunto una posizione di basso profilo mediatico è proprio il sindaco di Taranto, che ha deciso di puntare le sue carte su Brandimarte. Stefàno, con stupore dei suoi stessi “fedelissimi”, non ha preso provvedimenti neppure nei confronti di coloro i quali, soprattutto assessori, hanno deciso di non seguire le sue indicazioni in campagna elettorale. Obiettivo del primo cittadino, infatti, è ora solo quello di portare avanti la consiliatura fino a fine mandato ed entrare nella storia eguagliando un primato statistico: diventare, assieme a Francesco Troilo, il sindaco più longevo della storia di Taranto con dieci anni di governo. In passato, invece, chi non ha condiviso il percorso politico del capo dell’amministrazione ha quasi sempre subìto gli effetti di quella scelta. 
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