Centrodestra al bivio, rispunta Cito jr

Centrodestra al bivio, rispunta Cito jr
di Paola CASELLA
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 14:52
L’area di centrodestra, fiutato il vento che soffia dagli Stati Uniti all’Europa, starebbe scaldando i motori per partire con un’imponente campagna elettorale anche nel capoluogo jonico; una campagna elettorale incentrata soprattutto sui temi che stanno creando malessere tra i ceti popolari. Problemi che, certamente, a Taranto ci sono tutti.
La coalizione, dopo aver preso atto dell’incandidabilità dell’onorevole Giancarlo Cito (da ufficializzare), starebbe nuovamente pensando ad una candidatura del figlio Mario, attuale consigliere comunale, nella certezza che, in caso di vittoria, l’ex sindaco di Taranto non farebbe mancare il proprio sostegno morale nell’azione di governo. Lo schieramento sarebbe formato, oltre che da At6 Lega d’Azione Meridionale, anche da Fratelli d’Italia, Noi con Salvini.
Della compagnia potrebbe far parte anche Direzione Italia. L’onorevole Gianfranco Chiarelli, infatti, potrebbe preferire questa coalizione al cartello civico guidato dall’imprenditrice Floriana De Gennaro con La Scelta. Non si può escludere, tuttavia, che il parlamentare di centrodestra eserciti la sua esperienza politica per convincere la leader del movimento civico a ritirarsi della corsa, per entrare in una coalizione ancora più grande in cui ci sarebbero maggiori possibilità per tutti. Si tratta di vedere adesso come l’imprenditrice possa reagire a questa proposta. Potrebbe, infatti, opporre un netto rifiuto, proseguendo il suo cammino senza Direzione Italia, oppure potrebbe considerarla vantaggiosa ed offrire il proprio contributo alla coalizione.
 
Lo schieramento potrebbe, inoltre, accrescere il suo peso politico con il sostegno di quella parte dell’elettorato storico di Forza Italia e del centrodestra più in generale che non ha gradito la veste del nuovo civismo che il partito ha indossato, sposando il progetto politico della direttrice del carcere Stefania Baldassari.
Tra costoro, infatti, serpeggerebbe un certo disappunto per il veder schierati nello stesso raggruppamento rappresentanti di movimenti e partiti e persino amministratori che hanno governato con il sindaco Ippazio Stefàno. Per molti di loro l’appuntamento con le urne è atteso da tempo ed è considerato il momento del riscatto, dopo dieci lunghi anni di amministrazione a trazione centrosinistra. Negli ambienti di centrodestra c’è, inoltre, la convinzione che At6 Lega d’Azione Meridionale, a prescindere dal fatto che il candidato sia Cito padre o figlio, abbia ancora un forte consenso in città, basato sul ricordo di un’attenta gestione della vita urbana e sui conti in ordine. 
Nelle ultime consultazioni amministrative, infatti, Mario Cito, correndo senza il Popolo delle libertà e La Puglia prima di tutto, ha totalizzato al primo turno il 18,93% dei voti, aggiudicandosi il ballottaggio contro Stefàno, in cui ha raggiunto il 30,32% delle preferenze. C’erano, invece, con At6 Lega d’azione meridionale La Destra, Fiamma Tricolore e le liste civiche Uniti per Taranto, Giovani in azione, Taranto in discussione. Nelle Amministrative del 2007, invece, al ballottaggio, sempre contro Stefàno, arrivò Gianni Florido, ma Mario Cito, correndo con la sola lista At6 Lega d’Azione Meridionale, incassò il 20,2% delle preferenze. L’attuale obiettivo della coalizione sarebbe, dunque, quello di andare anche di poco sopra la soglia del 20%, affinché, considerata la grande frammentazione, il suo candidato sindaco possa contendersi il governo della città al ballottaggio.
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