È conto alla rovescia per l’agenzia portuale: a breve sarà operativa

È conto alla rovescia per l’agenzia portuale: a breve sarà operativa
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 20 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:40
Da poco più di dieci giorni è stata costituita ufficialmente dopo un iter tribolato. La società Taranto Port Workers Agency Srl - l’agenzia portuale per gli ex lavoratori Tct - è nata in base alla legge sul Mezzogiorno di febbraio scorso. Per entrare in piena operatività ci vorrà ancora un po’ di tempo, probabilmente un paio di settimane: al momento infatti sono in corso alcune attività propedeutiche. Non ci sono complicanze ma solamente pratiche burocratiche, quali per esempio inquadramenti Inps, da espletare.
Con l’atto costitutivo dell’8 settembre è stato nominato amministratore unico della società Gianfranco Labate proveniente dal mondo dirigenziale interinale. Come specificato dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, l’agenzia avrà come oggetto e scopo sociale l’attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori del porto di Taranto: si occuperà in via prioritaria dell’iscrizione del personale in esubero in un apposito elenco che costituirà il registro dei lavoratori che saranno coinvolti nel processo di riqualificazione professionale e ricollocazione presso le imprese operanti in ambito portuale. Come previsto dalla legge, sarà riconosciuta agli stessi un’indennità di mancato avviamento.
La società avrà quindi lo scopo di sostenere l’occupazione, accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali e evitare grave pregiudizio all’operatività ed all’efficienza portuale, tramite attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori iscritti nei propri elenchi.
 
L’Agenzia governativa era stata messa a rischio dalla crisi dell’Esecutivo precedente. La Legge di Bilancio approvata in Senato con la fiducia e col testo licenziato qualche giorno prima non conteneva alcuni emendamenti cassati dalla commissione Bilancio della Camera tra cui proprio quello relativo all’Agenzia governativa.
Il tutto si risolse poi col decreto legge del Consiglio dei ministri di fine dicembre che adottava diverse misure per il rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno: tra queste, appunto, le Agenzie nei due porti di Taranto e Gioia Tauro per ricollocare il personale delle attività terminalistiche.
A Taranto dovrà reimpiegare i 518 operatori portuali tarantini entro un periodo massimo di trentasei mesi. Attualmente gli ex lavoratori di Tct sono in mobilità in quanto la cassa integrazione è terminata il 30 dicembre scorso. Il personale sarà coinvolto in corsi di formazione e riqualificazione professionale grazie al contributo della Regione Puglia che ha confermato il suo apporto. Sarà prossimo un incontro a Bari proprio per stabilire i corsi di formazione e tararli sulle reali necessità.
Le Agenzie avranno sede a Taranto e a Gioia Tauro. I finanziamenti previsti sono scaglionati così: circa 18 milioni quest’anno, 14 il prossimo e 8 nel 2019. In attesa, ovviamente, di una ripresa dei traffici che possa smaltire gli esuberi.
Proprio quest’ultimo punto è collegato strettamente all’avvio dell’agenzia. Con la costituzione ufficiale, infatti, non ci sono più scogli e per i prossimi terminalisti è pronta una platea di lavoratori professionali e formati. L’Autorità di sistema portuale prosegue nello scouting e nelle trattative riservate per il post Tct che occuperà gli spazi della banchina del molo Polisettoriale. O occuperanno. Perché è plausibile che si preferisca “spacchettare” la banchina a più operatori per trarre massimo profitto. Ovviamente, sono considerazioni che dipenderanno dal mercato in attesa da novità dalle trattative in corso.
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