«Soluzione in arrivo per Casa Paisiello»
Si muove il Comune

«Soluzione in arrivo per Casa Paisiello» Si muove il Comune
di Azzurra CONVERTINO
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Sabato 21 Gennaio 2017, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 13:37

TARANTO - Primi crolli a casa Paisiello. E ora si teme per la sorte dell’edificio, simbolo dell’illustre compositore tarantino ed emblema del rilancio – ancora in loading - della Città vecchia.
L’allarme arriva da Made in Taranto, l’associazione che raduna commercianti, artigiani e professionisti, ha lanciato un appello alle istituzioni per una mobilitazione immediata. La casa a due piani ha dato i natali al compositore, padrone della scena musicale di fine Settecento e autore di capolavori come Il Barbiere di Siviglia. Conteso dalle maggiori corti del tempo, Giovanni Paisiello ha regalato a Taranto l’onore della sua nascita. La sua casa che potrebbe essere un polo d’attrazione per i turisti, è però in stato di completo abbandono.
«I lavori di recupero dovevano iniziare nel 2014, i teli che avevano messo sono pieni di calcinacci e stanno cedendo. Non c’è stato nessun intervento da parte del Comune, neanche a tutela della conservazione. Neanche per la pulizia della targa dedicata al compositore. Adesso iniziano veri e propri segnali di cedimento: abbiamo trovato 20 cm di tufo a terra sotto i balconi. C’è il rischio che qualcuno si possa fare male. Il tufo caduto è bagnato: il timore è che con abbondanti piogge l’edificio possa definitivamente crollare».
A parlare è Gianluca Lomastro di Made in Taranto. Al Comune chiede: «Diteci cosa manca, saremmo disposti a collaborare. Sappiamo che i soldi sono arrivati (800 milioni di euro per la città vecchia) però non ci dicono come verranno impiegati. Parlano da un anno di un concorso di progettazione, ma non dicono regole, partecipanti, stato di attuazione. Anche l’ordine degli architetti ha lamentato questa situazione. Il comune non dice nulla, pecca in comunicazione».
Da Palazzo di Città arrivano le rassicurazioni dell’assessore al Patrimonio, Cosimo Cotugno: «Sono crolli di facciata. Non ci sono rischi, interverremo con il transennamento per evitare che qualcuno si faccia male. I cornicioni cadono anche in città nuova, soprattutto con queste intemperie. Stiamo provvedendo a trovare una soluzione più veloce di quella di un tavolo del Cis».

 

 

L’appello va ai privati: «Se c’è qualcuno che intende adottare la casa, cercheremo di mettere in rete la buona volontà di qualche imprenditore. Già qualcuno si è fatto avanti come era successo in passato. Ieri siamo stati contattati da uno di loro. Si tratta ancora di un’iniziativa».
I tempi tecnici si potrebbero concentrare in un paio di mesi: «Se ne parla da anni, però si è parlato molto anche del Cis eppure i fondi sono solo sulla carta - lamenta l’assessore -. Se aspettiamo che arrivino i finanziamenti Cis rischiamo di non avere più dove poterli utilizzare. Cercheremo di risolvere in una sessantina di giorni».
Da Made in Taranto denunciano l’impossibilità di portare i turisti in Città vecchia a causa del degrado e del rischio crolli. Da parte sua l’assessore Cotugno vede nella casa di Paisiello un motivo di orgoglio per la città e una fonte di cultura: «Rientra in quella che è la prospettiva turistica che stiamo provando a dare in alternativa alla grande industria. Potrebbe esserci un project financing. Trasformando la casa di Paisiello in un polo museale potrebbe diventare un’entrata. Tutti i siti culturali, tranne il castello, potrebbero essere a pagamento per garantire manutenzione e creare posti di lavoro. Probabilmente entro fine mese apriremo la Stazione dei Carabinieri in città vecchia. La sicurezza sta arrivando. Stiamo aspettando i progetti presentati da Invitalia per avere un quadro preciso di quello che sarà il futuro della città vecchia e siccome casa Paisiello rientra in un circuito turistico abbiamo tutto l’interesse che sia una delle strutture da mettere in bella mostra nella città».
 

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