Gli altri due progetti risultano invece approvati ed in via di sviluppo e riguardano rispettivamente le categorie economy ed environment (ambiente).
Next Taranto, avviato formalmente nel luglio scorso, riguarda la rete di luoghi indipendenti ed interconnessi tra loro, i FabLab, Fabrication Laboratory, destinati a cittadini ed imprese, attraverso bandi pubblici, interessati a fabbricazione digitale, luoghi di incontro, promozione culturale digitale.
L''ultimo, infine, è relativo al “Trattamento terziario per il riuso delle acque reflue urbane”, a fini agricoli ed industriali. Ancora una volta, il finanziamento ministeriale arriverebbe a 2.008.125 euro.
Indubbiamente, essere inseriti nella lista di iniziative ufficiali dell'osservatorio delle smart cities italiane non garantisce automaticamente il potenziale traguardo di un premio, tuttavia potrebbe, in teoria, incoraggiare le buone prassi. Dovrebbero essere monitorati e premiati comuni o associazioni di comuni con i migliori progetti di sostenibilità: ambientale, sociale, economica. Inoltre, premi differenziati saranno assegnati sia a due categorie di comuni, con più o meno di 50.000 abitanti, sia alle imprese partner. Essere smart cities significherà essere città inclusive, sostenibili ed assicurare una migliore qualità della vita. Figurano nella stessa lista, due progetti del territorio leccese, due del territorio di Bari, uno di Barletta. L'ambizione di chi tenta questo percorso sarebbe o dovrebbe essere dimostrare di aver ottenuto questi risultati o quanto meno evidenziare la buona volontà di ottenerli. L'obiettivo a lungo termine sarebbe tagliare i traguardi di sostenibilità delle Nazioni Unite entro il 2030 quando si prefigura la concentrazione del 60% della popolazione mondiale nelle aree urbane.
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