Investito e gettato tra i rifiuti: cucciolo salvato in extremis

Investito e gettato tra i rifiuti: cucciolo salvato in extremis
di Lucia J.IAIA
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 13:27
Investito, imprigionato in una scatola e gettato via. È questo lo scenario descritto da chi, ieri mattina, ha rinvenuto il povero cucciolo, un maremmano di circa cinque mesi che è stato segnalato e poi soccorso, dal presidente dell' associazione Anta Onlus Sava, Francesco Spagnolo.
«Non c'è più limite al peggio. Ogni volta spero che sia l'ultima ma poi mi rendo conto che l'essere umano può essere, negativamente, sempre più “fantasioso”. Penso che il cucciolo sia stato investito altrove, poi chiuso in un cartone e gettato come fosse spazzatura. Per fortuna, il cagnolino è ancora in vita».
Ha un collare celeste ed è privo di microchip. Sul posto, sono intervenuti immediatamente i vigili urbani di Sava e gli operatori Asl veterinaria per il trasporto dal dottor De Quarto.
L'appello mosso dall'Anta è rivolto a chiunque possa fornire informazioni utili sull'accaduto.

«Se qualcuno può segnalarci, anche in forma anonima, proprietario e investitore, vi preghiamo di contattare noi o gli organi competenti. Il silenzio, in questi casi, è complicità. Non possiamo permettere che accadano fatti così crudeli e non possiamo tollerarli», ribadisce Spagnolo.
Intanto, proprio ieri, l'Anta Onlus era impegnata in una giornata di educazione ed informazione in una scuola elementare.
«Si tratta di un progetto rivolto agli alunni ma anche ai loro genitori. Crediamo che un corretto comportamento verso il mondo degli animali, passi attraverso l'informazione ed è indispensabile rivolgersi soprattutto alla fascia più giovane della popolazione. E' evidente che loro saranno i cittadini del domani e mi auguro che fatti, come quello di oggi (ieri per chi legge, ndr), non siano nemmeno immaginabili nel futuro».

«In qualità di legale dell'associazione – aggiunge l'avvocato Antonella Buccoliero - mi preme sottolineare che vi è una tutela legale riservata ai nostri amici a 4 zampe e che diventa sempre più aspra ed incisiva. Il loro maltrattamento non è più considerato come danneggiamento o uccisione di animali altrui intesi come proprietà, ma come reati perpetrati nei confronti di esseri viventi con propri diritti e dignità. Quindi, è bene sottolineare che chi ha investito quel cucciolo, lo ha rinchiuso in una scatola ed infine lo ha abbandonato, non solo ha compiuto un gesto vergognoso ma ha commesso un reato, come tale perseguibile penalmente».
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