Pnrr, una task force per vigilare sui progetti: il patto Prefettura-Ragioneria anti infiltrazioni mafiose

Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino e il direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Taranto—Area Sud Adriatica, Antonia Troja D’Urso hanno sottoscritto ieri l’intesa

Pnrr, una task force per vigilare sui progetti: il patto Prefettura-Ragioneria anti infiltrazioni mafiose
Pnrr, una task force per vigilare sui progetti: il patto Prefettura-Ragioneria anti infiltrazioni mafiose
di Alessio PIGNATELLI
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Giovedì 18 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:48

Una task force per monitorare i flussi ingenti di denaro che arriveranno sul territorio grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per intendersi: l’obiettivo è scansare il rischio più grosso legato al Pnrr, ossia infiltrazioni che possano distrarre fondi e risorse. Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino e il direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Taranto—Area Sud Adriatica, Antonia Troja D’Urso hanno sottoscritto ieri in Prefettura l’intesa finalizzata alla costituzione del presidio territoriale unitario.

L’organismo avrà il compito di supportare i Comuni della provincia jonica nelle procedure di monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti relativi alle misure del Pnrr a titolarità del ministero dell’Interno.

Quest’ultimo passaggio è da rimarcare, in quanto i progetti del macro piano hanno diversi soggetti attuatori.

Gli esempi dei progetti

Questa squadra vigilerà appunto sulle opere targate ministero dell’Interno: rientra per esempio la realizzazione del canale immissione acque nel fiume Patemisco, nel Massafrese, un’opera da 5 milioni di euro. O, ancora, gli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica dell’edificio scolastico “Paolo Borsellino” a Statte (da 1.660.082 euro). E poi l’adeguamento del rischio idrogeologico all’interno dell’abitato di Sava, opera da 1.200.000 euro o i lavori di completamento e adeguamento della struttura sportiva “Stadio Pergolo” di Martina Franca da 2 milioni e mezzo di euro. Solo alcuni esempi di infrastrutture su cui questa importante struttura dovrà supervisionare: viene resa operativa in attuazione del protocollo nazionale siglato il 20 ottobre scorso tra il dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del ministero dell’Interno e la Ragioneria generale dello Stato del ministero dell’Economia e Finanze.

Chi comporrà il presidio

Il presidio, composto da personale in servizio presso la Prefettura e la locale Ragioneria territoriale dello Stato, si occuperà specificatamente di verifiche amministrativo-contabili e in materia di contrasto alle frodi, divieto di doppio finanziamento e rispetto del principio “do no significant harm” (è il principio secondo cui gli interventi previsti dai Pnrr nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente ndr), nonché di controlli concernenti gli adempimenti antimafia per il contrasto agli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. In particolare, svolgerà attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo amministrativo-contabile, anche sotto il profilo delle verifiche antimafia, necessarie ai fini dell’erogazione dei contributi. «Grande sinergia è emersa, durante l’incontro, tra i sottoscrittori - si legge infine nella nota della Prefettura - che hanno assicurato la costante collaborazione e il reciproco interscambio informativo al fine di affiancare concretamente le amministrazioni locali nella realizzazione delle progettualità che assumeranno notevole rilevanza per il rilancio del territorio».

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