Paisiello, chiesto l’intervento del prefetto: ansia per il futuro dell'istituto musicale

Paisiello, chiesto l’intervento del prefetto: ansia per il futuro dell'istituto musicale
di Michele MONTEMURRO
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Sabato 28 Maggio 2016, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 13:27
La vertenza dell’Istituto musicale Giovanni Paisiello finisce sul tavolo del prefetto di Taranto, Umberto Guidato. A chiedere d’urgenza un intervento al rappresentante del Governo sul territorio è il vicepresidente facente funzioni della Provincia Gianni Azzaro, che già ieri ha avvertito personalmente il prefetto e ha dato mandato, per vie ufficiali, di richiedere un tavolo per accelerare le procedure e approfondire la quesrione.

Com’è noto nei giorni scorsi il segretario generale della Provincia, Lucia D’Arcangelo, ha avviato le procedure per la messa in mobilità dei cinquanta docenti dell’Istituto che rappresenta un fiore all’occhiello culturale per Taranto e la sua provincia. A indurre il segretario generale a prendere questa decisione è stata la mancanza di liquidità nelle casse della Provincia, anche in funzione dell’assenza di iniziative da parte del Governo. Secondo i rappresentanti della Provincia, infatti, a quest’ora il Ministero della Pubblica istruzione sarebbe già dovuto intervenire per favorire la causa del “Paisiello”, così come stabilito nei mesi scorsi.
 
A fronte, infatti, di questo impegno di Roma, tempo fa il presidente della Provincia Martino Tamburrano ha ritirato le procedure di mobilità per il corpo docenti dell’istituto, con la speranza che il Governo mantenesse fede agli impegni in funzione, soprattutto, del processo di statalizzazione. Facile, dunque, immaginare che nulla di tutto questo è accaduto e nel frattempo il vicepresidente Azzaro ha provveduto ad allertare il prefetto con il duplice scopo di investire i rappresentanti istituzionali della vicenda e, probabilmente, fare pressing su Roma affinché la questione si risolva così come stabilito in precedenza.
L’accordo col quale si è salvata la stagione 2015/2016 del “Paisiello” è stato trovato la scorsa estate da Ministero della Pubblica Istruzione, Regione Puglia e Provincia di Taranto quando si sono impegnati a cofinanziare i capitoli relativi alle spese fisse per il personale dell’Istituto. Ciascuna istituzione avrebbe dovuto versare un milione di euro una tantum, per un totale quindi di tre milioni di euro, nelle more del processo di statalizzazione dell’Istituto musicale. Una decisione che circa un anno fa è stata ufficializzata al termine di un incontro nella presidenza della Regione tra il Governatore Michele Emiliano e il presidente della Provincia Martino Tamburrano. Accordo formalizzato all’epoca con una lettera indirizzata al ministro Stefania Giannini. Il “Paisello” fino ad allora si è retto solo con i finanziamenti della Provincia, risorse però che si sono ridotte con la riforma Delrio.
L’accordo trovato l’estate scorsa a Bari è stato uno dei primi provvedimenti dell’allora neo presidente della Regione Emiliano, frutto di un lavoro di concertazione con il Governo centrale e con gli enti locali. Una decisione che aveva allontanato l’ipotesi di mettere a rischio i posti di lavoro del corpo docenti, che invece da qualche giorno vivono momenti di angoscia rispetto al futuro dell’Istituto.
La vicenda del “Paisiello” è stata seguita a livello romano dal sottosegretario barese alla Pubblica istruzione Angela D’Onghia, che a più riprese si è interessata personalmente del problema intervenendo spesso a Taranto.
 
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