“Onda Pride”, oltre 2.000 in corteo per l'orgoglio gay

“Onda Pride”, oltre 2.000 in corteo per l'orgoglio gay
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Venerdì 1 Luglio 2016, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 09:40

Il corteo arcobaleno del Puglia Pride, giunto alla terza edizione, ieri ha invaso la città di Taranto. Un evento seguito anche sui social con gli hashtag ufficiali #DueMaridiDiritti #PugliaPride e #TarantoPride. La manifestazione, che si avvale del patrocinio morale del Centro Servizi Volontariato di Taranto, è iniziata lo scorso 25 giugno con un fitto programma di iniziative nelle principali città pugliesi. La sfilata è partita da piazza Fellini, nell'area del Parco archeologico delle mura greche, e ha percorso le vie della città per raggiungere la Rotonda del Lungomare. Qui l'evento conclusivo con gli interventi dei rappresentanti delle principali associazioni Lgbtqi, discorsi "interpretati" nel linguaggio Lis (Lingua Italiana dei Segni), e a seguire un programma di intrattenimento con le performance musicali di tre gruppi locali e un dj set finale.

Oltre duemila i partecipanti. Erano presenti, tra gli altri, la deputata di Sinistra Italiana Donatella Duranti, rappresentanti sindacali ed esponenti dei Verdi e di altre associazioni come il Wwf e Arciragazzi, la Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza Rosy Paparella, l'assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico. Non è stata solo la giornata dell'orgoglio omosessuale, ma a Taranto ha assunto un significato diverso con la battaglia in difesa dei diritti negati, a cominciare da quello alla salute, compromesso dall'industria inquinante..

 

«Il nostro orgoglio sfila in strada - aveva detto Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay presentando la manifestazione - in due splendide città del sud che ben rappresentano la vera e propria rivoluzione culturale che la comunità lgbt nell'ultimo decennio ha determinato nel meridione. Allo stereotipo di un sud arretrato la comunità lgbt contrappone la fotografia di un fitto tessuto di associazioni, visibili e forti, capaci di portare migliaia di persone nelle strade a rivendicare, con trasparenza, la propria identità e i propri diritti. Questi due Pride sono quindi anche un modo per ringraziare le persone che negli anni, con perseveranza, hanno determinato questo cambiamento, che è innanzitutto un'iniezione di fiducia e un grande stimolo per continuare a lottare».
 

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