Ex D’Aquino distrutta
ora si corre ai ripari
«Presto i guardiani»

Ex D’Aquino distrutta ora si corre ai ripari «Presto i guardiani»
di Nicola SAMMALI
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Giovedì 18 Gennaio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:08
Hanno portato via tutto quello che potevano ma soprattutto hanno distrutto tutto quello che potevano. Vetri rotti, armadi rotti, letti rotti, bagni rotti, cucine rotte, citofoni rotti, maniglie forzate, infissi smontati, sanitari divelti, cavi strappati. Una intera cabina elettrica spogliata del rame. Tubi spaccati e acqua nelle stanze. Un frigo rovesciato sul pavimento.
Si presenta in condizioni disastrose lo stabile della ex scuola d’Aquino al quartiere Tamburi, abbandonato da due anni, prima destinato a ospitare due centri di accoglienza e due strutture socio sanitarie, e poi finito nel radar dei vandali che hanno fatto il resto. Le immagini pubblicate sui social dal M5S Taranto, al termine del sopralluogo di ieri mattina effettuato dall’assessore al welfare Simona Scarpati e da altri consiglieri di maggioranza e opposizione, testimoniano lo scempio. Danni per migliaia di euro.
Il mancato affidamento del plesso sarebbe la principale causa dello stato in cui adesso versa. Il Comune di Taranto, a ottobre scorso, a seguito dei numerosi episodi di vandalismo, con una determina di 30 mila euro, affidava i lavori di rispristino a una ditta incaricata. La somma però potrebbe non bastare, dal momento che i costi complessivi ancora non sono stati quantificati. La richiesta di procedere a una ispezione della ex scuola D’Aquino è arrivata in sede di Commissione Garanzia e controllo proprio dal M5S Taranto che, già a dicembre, era intervenuto sulla questione.
«Quelle strutture rispondono a un bisogno sociale, rappresentano un valore simbolico proprio in quel quartiere. Sono stati spesi soldi pubblici eppure sono abbandonate», commenta il consigliere pentastellato Francesco Nevoli. «Ora il Comune predisponga un servizio di guardiania e quando saranno ultimati i lavori di ripristino espleti immediatamente le procedure di affidamento», avverte.
La direzione patrimonio e la direzione servizi sociali, si legge in una nota del Comune, si sono immediatamente attivate affinché riprendano subito i lavori di ripristino e la messa in sicurezza dello stabile, a cominciare da un apposito servizio di guardiania. A breve, fa sapere la Scarpati, è previsto un ulteriore sopralluogo «tecnico» con l’assessore al patrimonio, Francesca Viggiano. L’obiettivo è «valutare la complessiva stima dei danni con relativa quantificazione economica al fine di attivare e rendere quanto prima possibile fruibili alla cittadinanza i quattro plessi a carattere sociale ospitati nella struttura».
 
Nel 2011 la Regione Puglia, nell’ambito del programma operativo Fesr 2007-2013, ha finanziato per 2.988.723,30 euro, la realizzazione di cinque strutture sociali e socio-sanitarie al quartiere Tamburi, divise tra l’ex scuola d’Aquino, appunto, e un’ala della Circoscrizione Tamburi in piazza De Amicis. Si tratta, nello specifico, di un Centro di pronta accoglienza per adulti, una comunità alloggio per gestanti madri con figli a carico, due centri diurni socio-educativi e riabilitativi e una casa per la vita. Sono stati addirittura murati gli accessi per evitare spiacevoli intrusioni, ma la collettività e chi ne ha bisogno non può più aspettare.