Smantellata associazione finalizzata a produzione e traffico di monete false: il riciclaggio tramite criptovalute. Quattro arresti

Smantellata associazione finalizzata a produzione e traffico di monete false: il riciclaggio tramite criptovalute
Smantellata associazione finalizzata a produzione e traffico di monete false: il riciclaggio tramite criptovalute
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Venerdì 1 Dicembre 2023, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 12:00

Associazione per delinquere finalizzata alla fabbricazione e distribuzione di monete false e riciclaggio realizzato su canali online mediante l'uso di criptovalute: con queste accuse quattro persone sono state raggiunte da un'ordinanza cautelare eseguita questa mattina dai militari del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto.

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In particolare, è stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di uno degli indagati e la misura degli arresti domiciliari nei confronti di altri tre. L'indagine, che si è articolata inizialmente su due filoni investigativi, ha avuto origine dal sequestro di 668 monete da 2 euro false, operato il 10 aprile 2021 dai militari della Compagnia Carabinieri di Montegiorgio (Fermo), nei confronti di due giovani del posto.

Poi l'attività è stata sviluppata dai militari del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, anche attraverso analisi tecniche eseguite dai Cnac (Coin National Analysis Centre) della Zecca dello Stato.

I dettagli

Gli elementi acquisiti hanno orientato le indagini nei confronti di una filiera distributiva realizzata da un 'vendor', ovvero un soggetto che curava la distribuzione sul mercato online, che, utilizzando il nickname ' Gymmay', gestiva un canale Telegram dedicato alla vendita delle monete false. Gli acquirenti, accedendo al canale Telegram, dopo aver pagato in Bitcoin le monete contraffatte, per un corrispettivo corrispondente al 50% del valore nominale, ricevevano plichi postali spediti con vettori privati operanti a Massafra (Ta). Le attività investigative hanno consentito di focalizzare un gruppo criminale radicato in quell'area della provincia jonica, dedito alla gestione di una zecca clandestina, realizzata all'interno di un fondo commerciale insistente nel centro cittadino, nonché alle complesse attività di vendita online e spedizione delle monete contraffatte ivi prodotte.

Ulteriori indagini hanno fatto sì che si individuasse un gruppo criminale i cui componenti, avvalendosi delle capacità tecnico-metallurgiche di alcuni (due sodali risultano impiegati nell'indotto metallurgico locale) e delle notevoli competenze tecnico-telematiche di altri, riuscivano a realizzare un complesso sistema finalizzato all'anonimizzazione delle transazioni, alla ricezione dei pagamenti in criptovalute ed alla successiva trasformazione delle stesse in moneta corrente. Gli accertamenti svolti hanno complessivamente consentito di ricondurre al sodalizio criminale la realizzazione di 60 spedizioni di monete false in Italia e all'estero (Svizzera e Francia) per un totale di circa 90.780 Kg, ovvero 102.000 monete da 2 euro. Le indagini hanno, inoltre, consentito di individuare altre due persone localizzate a Gubbio (Pg) e Guidonia Montecelio (Rm) partecipi del medesimo gruppo criminale e dediti alla gestione del 'secondo anello distributivò di monete false realizzato su propri canali Telegram dedicati, utilizzando i rispettivi nickname ' Hey1Side' e ' HeyCleopatra'.

In questo caso le transazioni illecite venivano frequentemente effettuate mediante un servizio di escrow e pagate in criptovalute. Questa modalità di scambio, che prevede un intermediario (l'Escrow) tra venditore e acquirente, si è rivelata una tecnica sofisticata per mantenere l'anonimato delle parti coinvolte. L'Escrow, identificato in Saulgoodmanreal, operante in Ginosa Marina (TA), si è reso garante di operazioni di compravendita per oltre 1 milione di euro, realizzando un compenso oscillante tra il 2% e il 4% rispetto al 'ammontare della transazione. Contestualmente all'esecuzione della misura cautelare personale, nei confronti del soggetto identificato quale 'Escrow', è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di criptovalute riconducibili al profitto del reato di riciclaggio fino all'importo di bitcoin 2,19588495, corrispondente alla somma di euro 74.819,29.

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