«Depuratore, chiarezza dal sindaco di Avetrana»

«Depuratore, chiarezza dal sindaco di Avetrana»
di Gianluca CERESIO
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 16:18
Depuratore: Durante replica al sindaco Minò mentre contesta l’atteggiamento di Massafra e la mancata convocazione del consiglio. 
Sulle dichiarazioni rese dal sindaco di Avetrana e sull’atteggiamento di quello di Manduria sulla questione depuratore, interviene il consigliere comunale Arcangelo Durante, in qualità di primo firmatario delle richiesta di consiglio comunale monotematico. A seguito delle dichiarazioni del sindaco Antonio Minò, rilasciate durante la manifestazione di lunedì mattina a Urmo, il consigliere di opposizione Durante risponde: «Devo invitare il sindaco di Avetrana a fare chiarezza sulla sua posizione, considerato che, mentre in data 10 aprile, approvò assieme al suo consiglio comunale all’unanimità la delibera che appoggiava la soluzione C con delocalizzazione del depuratore in località Serpenti, attualmente starebbe sposando l’opzione, davvero fantasiosa, proposta dal consigliere Girardi, di installare l’impianto in contrada Laccello a Manduria. Intanto – aggiunge Durante – devo sottolineare che tale situazione andrebbe ad aggravare ulteriormente l’impatto ambientale sulla cittadina messapica, già penalizzata da una pesante quanto assurda presenza di due discariche. Quindi, l’installazione a Laccello di un mega impianto consortile costituirebbe una ulteriore iattura a carico dei moltissimi residenti dei quartieri attigui, già notevolmente esposti a danneggiamento dal vecchio depuratore».
A questo punto, Durante invita il sindaco avetranese a dichiarare in maniera chiara quale sia la sua reale posizione e se la delibera approvata sia ancora ritenuta valida o debba ritenersi solo un pezzo di carta straccia.
 
A proposito poi del commento di Minò sull’atteggiamento del sindaco di Manduria sul problema del depuratore, il consigliere rimarca «su questo punto devo invece condividere le critiche espresse dal sindaco di Avetrana, in quanto, Roberto Massafra, non solo ha agito alla “Ponzio Pilato” declinando ogni sua responsabilità, inviando una missiva a fine maggio al governatore Emiliano con la quale lo invita a far riprendere i lavori in località Urmo, ma ignora la richiesta di convocazione di consiglio comunale presentata da me e da altri cinque colleghi di opposizione».
Tale richiesta, con la quale viene ribadita l’opzione C con depuratore in contrada Serpenti, è stata in effetti presentata in data 12 giugno 2017 ma ad oggi è rimasta lettera morta. «Ritengo – sottolinea Durante – che l’unica opzione valida e possibile sia proprio questa da noi riproposta, d’altra parte sostenuta anche dalla Regione e dall’Aqp, come risulta dal documento sottoscritto dalle parti a Bari in data 7 aprile 2017». Secondo il consigliere, se dovesse essere scartata l’opzione C in questione, l’unica alternativa al sito Urmo possibile sarebbe che «Manduria e Sava costruiscano ciascuno il proprio depuratore, in quanto, sarebbe ora di smetterla di considerare la cittadina messapica solo un deposito di rifiuti e di soprusi politico-ambientali».
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