«Mai pensato di andar via. Anzi, chiedo la residenza»
La direttrice del MarTa: «Da luglio +70%»

Eva degli innocenti durante la visita di Renzi al MarTa
Eva degli innocenti durante la visita di Renzi al MarTa
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Sabato 24 Settembre 2016, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 14:41
Niente dimissioni, né drammatizzazioni. La direttrice del MarTa, Eva Degl'Innocenti, interpellata, nel suo ufficio, al termine della conferenza stampa, ha negato di voler lasciare il suo incarico, ha confermato di essere ufficialmente residente a Taranto, prima città dopo l'esperienza francese, ed ha invitato ad avere fiducia.
«Credo molto nel MarTa, nello sviluppo della cultura e nell'abnegazione dei dipendenti. Nonostante la struttura sia sotto organico, sin dal mio insediamento tutti hanno dato il massimo, aderendo ad un appassionato lavoro di squadra». Il personale qualificato manca ed era stato richiesto al Mibact in una lettera ufficiale, mesi fa: 1 addetto al crowdfunding e fundraising, marketing; 1 addetto alla comunicazione e promozione; 2 funzionari amministrativi; 3 assistenti amministrativi-gestionali; 1 informatico e web-master; 6 funzionari archeologi; 1 architetto; 1 archivista; 8 unità di personale di accoglienza, fruizione e vigilanza. Rinforzi arriveranno grazie a diverse strade: priorità alla mobilità urbana; in un secondo momento extraurbana; contrattisti Ales, con alcuni bandi in scadenza oggi ed il 28 settembre; bando ministeriale dei 500, presumibilmente in 16 destinati in Puglia, non si sa quanti a Taranto.

Non si nega, certamente, la mancanza di figure adeguate: «Il Ministero sta lavorando affinché si realizzino assunzioni di personale a contratto, tramite i bandi Ales, agenzia pubblica legata al Mibact, necessarie a colmare questa situazione. Due figure amministrative sono previste a Taranto. E potremo garantire un funzionamento stabile. Essere sotto organico - l’ho ribadito più volte - non potrebbe determinare mai l'intenzione di lasciare il MarTa ed essere la causa di un mio volontario allontanamento. Sono fiera di aver chiesto la residenza a Taranto».
Non si rischierebbe alcuna privatizzazione, a suo avviso: «Sono dubbi infondati. Non è questa l'operazione. I 500 giovani saranno dipendenti del Mibact ed Ales è un'agenzia pubblica. Siamo sotto organico e l'ho fatto presente in tante circolari, perché è mio dovere assicurare una buona gestione di risorse umane ed un buon lavoro di squadra».
La riorganizzazione del dicastero e le riforme del ministro, Dario Franceschini, hanno avviato una rivoluzione strutturale. Ad alcuni convince, ad altri no. Sicuramente, la fase di assestamento non è terminata: «Siamo in una fase di cambiamento, di una riforma in atto. Servono vari step. Sarebbe normale in tutto il mondo». La fruizione del MarTa sarebbe stata sempre garantita. In alcuni casi, sarebbe stato necessario consentire l'ingresso di piccoli gruppi alla volta al 2° piano, senza impedire le visite in tutto il museo: «In alcuni musei italiani, chiudono intere ale. Noi non chiudiamo mai. Tutti i giorni, è visitabile tutto. Quando il personale di vigilanza è di meno, si può accedere in modo cadenzato. Non succede tutta la settimana».
Oggi e domani, ci saranno le “Giornate Europee del Patrimonio”, conferenze, laboratori, e si conferma l'apertura e fruibilità di tutto il MarTa, con le unità sufficienti all'impegno: «Abbiamo progetti con la Regione e Puglia Promozione. Il MarTa è un elemento e Taranto è sito preferenziale, al centro dell'attenzione, nel marketing regionale, e nei bandi europei in uscita. La situazione è molto positiva. Tutto il territorio si deve muovere».
A fine settembre, saranno elaborati in modo preciso i dati sui flussi turistici. I primi risultati soddisfano: «L'estate è stata proficua, ascoltando gli attori economici. Abbiamo avuto un incremento di visitatori e ricavi, il 70% in più, dopo l'apertura del 2° piano, il 60% in più tra gennaio e luglio. Ora, bisogna attuare una strategia globale, un progetto di territorio. Noi siamo attrattore principale della Puglia e possiamo essere partner in un lavoro collettivo».
 
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