La cultura si schiera: «Salviamo l'osservatorio Ferrajolo»

La cultura si schiera: «Salviamo l'osservatorio Ferrajolo»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Marzo 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 10:45

Il mondo della cultura si schiera al fianco del professore Vittorio Semeraro e dello storico Osservatorio meteorologico Ferrajolo. Dopo che dal Comune è stata inviata una lettera con la quale si intima di liberare, nel giro di dieci giorni, i locali attigui all’osservatorio di città vecchia nel quale è allestito il museo.
A scrivere sono sei volti noti della cultura jonica che chiedono senza mezzi termini che il “Ferrajolo”, inteso in tutte le sue parti, resti al suo posto, al netto delle precisazioni del sindaco Ippazio Stefàno che l’altro giorno si è avventurato in una precisazione con la quale ha fatto una distinzione tra Osservatorio e locali del museo, situati al livello della sede stradale. Il documento porta le prestigiose firme del professore Paolo De Stefano, Presidente del Centro Studi di Italianistica di Taranto, della professoressa Anna Paola Petrone Albanese, presidente dell’associazione Amici dei Musei, del professore Salvatore Aloisio, presidente dell’associazione “Amici del Quinto Ennio”, della professoressa Francesca Poretti, presidente dell’ A.I.C.C. - delegazione di Taranto “Adolfo Mele”, della professoressa Josè Minervini, Presidente del comitato tarantino della Società Dante Alighieri, e infine del professore Piero Massafra, direttore della Casa Editrice “Scorpione”. «La notizia di un probabile sfratto dell’Osservatorio “Luigi Ferrajolo”, vanto della cultura scientifica di Taranto, esemplarmente diretto dal professore Vittorio Semeraro, creatore, fra l’altro, del Museo visitato annualmente da studiosi e studenti non solo tarantini - si legge nella lettera - lascia noi, e non solo noi, in un doloroso, quanto assurdo stato di meraviglia, in quanto la motivazione risulta dettata da sostanziale disattenzione per le vicende culturali della nostra città. 

 
Il “Ferrajolo”, un tempo sistemato sul punto più alto del Palazzo degli Uffici, in piazza della Vittoria, è stato successivamente trasferito nei locali attuali del Borgo antico sotto la guida e la tenace cura del professore Semeraro. Ora apprendiamo che il Comune di Taranto ha quasi intimato lo sfratto dei locali, che locali non sono mai stati, ma “aule” di sapiente conoscenza quotidiana dei moti del cielo, dei venti e di quanto il tempo dona, nel bene e nell’oscuro agli uomini nel ciclo delle ore. Motivo dello sfratto: lo scadere di una burocratica convenzione. È un fatto grave - spiegano i sei intellettuali - un atto di incomprensione culturale che provoca in noi tutti sdegno e reazione perché l’Osservatorio“Ferrajolo” è opera, nel suo lavoro di attenta scientificità meteorologica, di civile operazione, nonchè di interesse collettivo. Pertanto il nostro appello è che il “Ferrajolo” rimanga dov’è sotto la guida del professore Semeraro al di là di ogni procedere inconsulto. Sarebbe altrimenti una ferita morale, civile e culturale per tutta Taranto e un passo indietro nella considerazione nazionale, un esecrabile, non perdonabile momento di degrado per l’intera Amministrazione Comunale. Ma siamo anche convinti che, alla fine, il buon senso unito al ragionevole ed autorevole convincimento che è un bene sociale, prevarrà, e che il “Ferrajolo” continuerà ad operare là dove è. Sarebbe un atto di compiuta giustizia e di serena cultura, di viva e vitale cultura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA