Nishtha, dagli insulti razzisti al riscatto: il prefetto la nomina consulente

La diciassettenne di origini indiane vittima di offese razziste a scuola. Nell’incontro è nata l’idea di lanciare una pagina social per combattere il fenomeno

Nishtha, dagli insulti razzisti al riscatto: il prefetto la nomina consulente
Nishtha, dagli insulti razzisti al riscatto: il prefetto la nomina consulente
di Lucia J. IAIA
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Aprile 2023, 21:22

Colpisce la serenità di Nishtha e la mano della madre adottiva che stringe la sua. Lei, in scarpe da ginnastica bianche e tenuta sportiva, sembra essere perfettamente a proprio agio mentre sorseggia un succo di frutta e ascolta con attenzione l’uomo seduto in poltrona. Sa benissimo che si tratta del prefetto di Taranto, Demetrio Martino e sa anche molto bene che il palazzo della Prefettura non è un luogo qualsiasi.

Ma, evidentemente, quell’invito ad incontrare la più alta rappresentanza dello Stato sul territorio non la scompone minimamente. Appare felice, spensierata e forte nella sua semplicità disarmante. Conversa con il prefetto, racconta quello che le è accaduto, le sue giornate e quegli episodi di discriminazione che hanno fatto soffrire l’intera famiglia. 

Le parole del prefetto

Dopo alcuni minuti, lo stesso Martino lo rimarca. «Tu sembri piccolina – sorride guardandola negli occhi – ma sei un gigante perché tieni duro. Allo stesso tempo, situazioni come quella vissuta da te non devono lasciare indifferenti. Devi sapere che i vertici dello Stato sono dalla tua parte. La storia riportata da Quotidiano mi ha colpito e noi oggi vogliamo dimostrare la nostra vicinanza. Non ci si deve abituare mai alla discriminazione ed alla violenza, al contrario occorre dare delle risposte immediate ed è quello che faremo». 
Nishta, di origine indiana, conosce bene i social così come tutti i ragazzi della sua età.

Utilizzare, perciò, un canale di comunicazione efficace con loro è una delle strategie che presto verrà messa in campo dalla Prefettura per raggiungerli. «Noi – evidenzia Martino – vogliamo metterci la faccia e creare un filo diretto con i giovani. Apriremo a breve una pagina Instagram ed è chiaro che in chat chiunque potrà scriverci e soprattutto ricevere delle risposte, senza dover passare per forza dagli uffici. Sarà anche un modo per segnalare problemi e disagi, come il tuo».

La proposta

Lei intanto, assaggia un dolcetto e annuisce. Poi, ecco una proposta che non si poteva davvero aspettare. «Abbiamo bisogno di ragazzi come te per far funzionare davvero la nostra pagina social. Vorrei proporti di farci da consulente». Il suo sorriso non lascia spazio a dubbi. «Sì – risponde – lo farò con piacere. So come funziona Instagram, vi darò una mano». 
I genitori di Nishta appaiono emozionati e allo stesso tempo, determinati. D’altra parte, sono stati loro a trovare il coraggio di raccontare la vicenda della 17enne, oggetto di scherno tra alcuni coetanei per il colore della pelle. «Non si può pensare – dice la mamma della 17enne – che non ci siano mai delle conseguenze rispetto alle proprie azioni. Alcuni ragazzi pensano che sia tutto uno scherzo, non si assumono delle responsabilità ed è sbagliato tutto questo. Noi, dopo aver tollerato negli anni passati, stavolta abbiamo deciso che non si poteva far finta di niente». 
Da tempo, la Prefettura è in prima linea nel contrastare comportamenti sbagliati ed un protocollo in tal senso è stato sottoscritto con diverse istituzioni tra cui la Corte d’Appello di Lecce - sezione distaccata di Taranto, il Tribunale per i minorenni, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, l’Associazione Nazionale Magistrati, l’Ordine degli Avvocati, la provincia e il comune di Taranto, la Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Postale, Ufficio Scolastico Provinciale, Asl, Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo dell’Università di Bari, sindacato italiano dei locali da ballo e Consulta provinciale degli studenti.

Si tratta di una collaborazione tra istituzioni che, coordinate dalla Prefettura, sono impegnate a sostenere iniziative di prevenzione al disagio e prettamente dedicate ai giovani della provincia. «La classe è una comunità ed è lì che i ragazzi devono imparare ad agire insieme per il bene di tutti. Per far comprendere questo concetto, ci stiamo adoperando con campagne di formazione e di educazione alla legalità rivolte agli studenti del territorio. Ne ho incontrati tanti e ho sempre trovato dei ragazzi maturi, solo che oggi – sottolinea il prefetto – si presta più attenzione a rispondere velocemente via social e chat, piuttosto che a dare una risposta sensata». 
La preoccupazione della Prefettura rispetto a questi comportamenti ed anche agli atti di vandalismo che continuano a perpetrarsi tra i più giovani emerge più volte dalle parole del prefetto. Dovrà darsi da fare la nuova consulente Instagram della prefettura, Nishta appunto, che si adopererà fin da subito a collaborare con i dirigenti nell’individuazione del nome della pagina.

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