Ilva, Confindustria: l'emendamento che tutela l'indotto va migliorato

Ilva, Confindustria: l'emendamento che tutela l'indotto va migliorato
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 16:33
TARANTO - "Passa l'emendamento alla legge di stabilità sul Fondo di Garanzia per le imprese dell'indotto Ilva ma si tratta di una misura che, pur testimoniando nuovamente l'attenzione del Governo, non va ancora nella direzione auspicata". Lo sottolinea Confindustria Taranto, che ravvisa nel provvedimento "la mancanza di quei requisiti di semplificazione che avrebbero dovuto consentire un accesso pressoché automatico delle aziende al fondo di garanzia, fatte ovviamente le necessarie verifiche sui loro requisiti".



Non si riscontra "inoltre - aggiunge l'associazione degli industriali - la certezza né della concreta attuazione del provvedimento né dei tempi di emanazione dello stesso. Della misura, lo ricordiamo, (introdotta dalla legge 20 di marzo 2015) le aziende fornitrici dell'Ilva non avevano potuto usufruire a causa delle condizioni eccessivamente restrittive della stessa, che impedivano concretamente l'accesso al fondo". Confindustria tornerà "ad avanzare gli opportuni suggerimenti affinché la misura possa arrivare alla Camera modificata nei criteri di semplificazione di accesso al Fondo di Garanzia. L'auspicio ulteriore è quello che oltre questa misura, opportunamente rimodulata, possano intervenire altri provvedimenti a sostegno della platea dei creditori dell'indotto" come l'anticipazione (fino al 30%) sui crediti pregressi, richiesta già formulata al giudice delegato.



"Altra misura auspicabile - conclude l'associazione - la possibilità da parte delle aziende in regime di procedura concorsuale di recuperare l'Iva versata all'Erario relativa ai crediti non incassati".
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