Ilva, operai in sciopero a Taranto. Chiesta chiarezza su cessione dell'azienda

Ilva, operai in sciopero a Taranto. Chiesta chiarezza su cessione dell'azienda
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Mercoledì 10 Febbraio 2016, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 20:39

TARANTO, 10 FEB - Adesione alta a Taranto per la manifestazione dei lavoratori dell'Ilva e dell'indotto promossa dai sindacati per chiedere garanzie su livelli occupazionali e ambientalizzazione alla luce della scadenza del termine per le manifestazioni di interesse per la cessione del Siderurgico. Le organizzazioni sindacali hanno consegnato al prefetto un documento con le rivendicazioni che si conclude con la richiesta di un incontro urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Cgil, Cisl e Uil con le categorie dei metalmeccanici, Usb e Flmu «evidenziano la forte preoccupazione dei lavoratori dipendenti dell'Ilva di Taranto e di tutti coloro che operano presso le aziende dell'indotto in riferimento alla mancanza di certezze sul futuro dello stabilimento».
 


Nello specifico, rilevano le insidie che si celano nel bando di vendita che, «senza alcuna oggettiva garanzia, sia per le modalità produttive (piano industriale), che per il rispetto dei vincoli posti dalla normativa specifica (piano ambientale), rimette alla ipotetica nuova compagine societaria il compito di ridefinire il primo e di rimodulare il secondo». Sottolineano, poi, come la crisi persistente di liquidità ha di fatto rallentato gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti aggravando ulteriormente la condizioni all'interno dello stabilimento. «Assolutamente ignorata - aggiungono - risulta tutta la problematica legata al mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori del bacino industriale, già pesantemente toccati dal ripetuto ed ininterrotto ricorso ai contratti di solidarietà e dalle altre misure di welfare state. Si ritiene, dunque, non più rinviabile l'avvio di una fase di confronto stabile e durevole con il Governo al fine di valutare con puntualità gli interventi da effettuare con carattere di immediatezza. Come riferisce Valerio D'Alò, segretario territoriale della Fim Cisl, è stato anche proposto un tavolo permanente utile a fronteggiare il lungo periodo di crisi.

Secondo i dati forniti dalla Fim Cisl hanno partecipato circa 4000 persone al corteo. «Siamo a Taranto per sostenere l'iniziativa degli operai e del sindacato, senza distinzioni politiche», ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano parlando con i giornalisti a margine dell'incontro in Prefettura. «Chiediamo al Governo chiarimenti sul processo che oggi si avvia con la presentazione delle manifestazioni di interesse all'acquisto dell'Ilva», ha aggiunto il governatore. «Questa fabbrica è troppo importante e grande, ha creato troppi danni e lutti, per poter essere esclusa da una discussione aperta e democratica sul suo futuro, sulla sua riambientalizzazione, sul suo ruolo nell'economia della provincia di Taranto e dell'Italia. Questo processo democratico - ha proseguito Emiliano - deve essere garantito ovviamente dal Governo ma anche dalla Regione Puglia. Alle mie spalle ci sono tutti i sindaci della Provincia, c'è il presidente della Provincia, i consiglieri regionali e soprattutto c'è il sindacato che in questo caso chiede di essere informato e ascoltato. Tutte cose che un tempo davamo per scontate e che oggi richiedono una manifestazione». 

È scaduto alle 18 di oggi il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l'Ilva di Taranto. Oltre al gruppo Marcegaglia e alla Cdp, si sono fatte avanti anche il gruppo Arvedi e, secondo quanto apprende Radiocor, l'Eusider di Costa Masnaga (Lecco). Il gruppo Arvedi ha presentato oggi la sua manifestazione d'interesse per l'acquisizione dei complessi aziendali del gruppo Ilva presso il notaio Marchetti di Milano. Lo rivelano all'ANSA fonti vicino al gruppo.

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