Ilva, Legambiente: doccia fredda lo stop rientro tesoro Riva

Ilva, Legambiente: doccia fredda lo stop rientro tesoro Riva
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Novembre 2015, 11:45

TARANTO - "L'ultima decisione della magistratura svizzera è l'ennesima doccia fredda nella vicenda Ilva e apre scenari drammaticamente imprevedibili in merito alla possibilità che lo stabilimento siderurgico di Taranto possa essere effettivamente reso compatibile con l'ambiente e la salute dei tarantini oltre che per la sua stessa sopravvivenza".

Lo sottolinea Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, dopo il no del Tribunale penale federale di Bellinzona al rientro in Italia dei fondi sequestrati ai Riva. "La mancanza di una strategia, come dimostra - aggiunge Franco - l'assenza a tutt'oggi di un piano industriale, e l'affidarsi ad eventi aleatori quali l'utilizzo del denaro sequestrato ai Riva nell'ambito dell'inchiesta milanese per truffa ed evasione fiscale denunciano con assoluta evidenza l'incapacita' del governo a gestire la crisi di Taranto con provvedimenti che non siano dettati dall'urgenza di eventi non dipendenti dalla propria volontà".

Quello che "sicuramente - conclude la presidente del Circolo Legambiente - risulterebbe intollerabile sarebbe mantenere fittiziamente in vita gli impianti senza attuare immediatamente le prescrizioni dell'Aia e tutti gli interventi tesi a minimizzarne l'impatto ambientale e sulla salute.

L'assenza di decisioni e di strategie alternative significa soltanto condannare la città ad una inarrestabile agonia".

© RIPRODUZIONE RISERVATA