In fila gli operai dell'ex Ilva di Taranto che dovevano mostrare l'esito del tampone che certifica la negatività al Covid-19. Nessun problema per quelli che hanno comunicato nei giorni scorsi all'azienda il possesso del Green Pass, caricato sul badge strisciato al tornello. Questo il quadro all'alba di oggi alle porte della più grande acciaieria italiana nel giorno in cui è scattata l’obbligatorietà della certificazione. All'ingresso del primo turno stamani alla portineria D, la più grande dello stabilimento ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia, la situazione è apparsa tranquilla e senza grandi disagi. Problemi si sono registrati per diversi dipendenti delle aziende dell’indotto-appalto siderurgico che sono entrati nel siderurgico Acciaierie d’Italia con grande ritardo. I controlli ,nel loro caso, hanno portato via molto tempo anche perchè all'ingresso degli operai delle imprese è dedicata una sola portineria.
Gli operai
Una fila, anche se comunque non eccessivamente lunga, si é creata per gli operai che, non essendo vaccinati e non avendo comunicato il Green Pass, hanno l'obbligo al loro ingresso in fabbrica di mostrare la documentazione del tampone negativo.
Gli operai
Secondo i sindacati sono un po' più di mille, su un organico complessivo di 8200, i lavoratori diretti della grande fabbrica senza Green Pass. Altri mille sono i lavoratori senza certificazione nell'indotto, su un totale di 3500. Alla portineria D l’aspetto subito emerso questa mattina e che i dipendenti ex Ilva che hanno comunicato nei giorni scorsi all’azienda il possesso del Green Pass e fatto caricare quest’ultimo sul badge di accesso, hanno superato i tornelli delle portinerie senza alcun problema.