Taranto, arrivano altri due assessori: entrambi tecnici

Taranto, arrivano altri due assessori: entrambi tecnici
di Tiziana FABBIANO
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Sabato 22 Luglio 2017, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 18:22

Dopo la prima tranche di quattro assessori, nominati nelle scorse ore, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci è ormai agli ultimi ritocchi della squadra e nel pomeriggio ha proceduto alla nomina di altri due mentri della sua Giunta. Altre due nomine sono state assegnate dal sindaco, che ha scelto un uomo e una donna: Anna Maria Franchitto e Sergio Scarcia.
Anna Maria Franchitto è una nomina tecnica. Si tratta dell’ex segretario generale del Comune di Taranto. Una persona, quindi, che conosce perfettamente la macchina amministrativa. Studi giuridici, specialista in controllo di gestione e contratti di lavoro presso la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione, esperienza trentennale nel ruolo di segretario generale in comuni medi e grandi, Taranto e non soltanto. A lei il sindaco ha affidato due deleghe: Affari Generali e Risorse Umane.
L’altro nome era già stato fatto nelle “anticipazioni” e nelle indiscrezioni alla vigilia delle nomine ufficiali. Si tratta di Sergio Scarcia, professionista con la passione della politica visto che in passato è stato segretario cittadino del Partito Democratico. L’architetto è esperto in pianificazione urbanistica e paesaggistica, consulente per l’edilizia pubblica e le reti di mobilità. A lui, proprio in virtù delle sue competenze, Melucci ha affidato l’Urbanistica e il settore della mobilità.
L’annuncio delle due nomine è arrivato in via ufficiale da Palazzo di città ieri pomeriggio. Una nota scarna ed essenziale che non spiega se Melucci ha intenzione di attribuire altre deleghe. C’è da immaginarlo visto che gli assessori finora indicati sono soltanto parzialmente espressione della maggioranza, ed in particolare di una parte del Partito Democratico. Di certo Melucci con le ulteriori due nomine di ieri ha voluto smorzare le polemiche scaturite dalle scelte del giorno precedente e ancora non del tutto sopite. Riferite soprattutto alla “baresità” delle due nomine (i neo assessori Aurelio Di Paola e Rocco De Franchi arrivano dal capoluogo pugliese) sulle quattro indicate in prima battuta. Intanto Melucci ha comunicato quali saranno le deleghe che verranno trattenute dal sindaco: programmazione finanziaria, polizia locale, avvocatura, e Relazioni pubbliche e istituzionali.
 
«Risponderemo alla città col lavoro e i risultati, non abbiamo altro interlocutore che la città», ha chiosato nella breve nota, in modo lapidario. Altrettanto lapidarie, non fosse altro per il limite di battute massime del social network Twitter, erano state le risposte alle bordate arrivate da alcuni esponenti del centrosinistra - anche della sua maggioranza - al sindaco dopo la “giunta a sorpresa”. «A marzo erano perdenti e ti davano carta bianca, oggi che hanno vinto ti minacciano. Gran signori e statisti. Risponderemo solo a Taranto», ha twittato ieri pomeriggio il sindaco, senza fare nomi ma con riferimento evidente a chi, probabilmente nel suo stesso schieramento, sta provando a far pesare l’appoggio politico-elettorale di giugno.

Qualche ora prima un tweet per rispondere ai tanti che hanno parlato di una giunta influenzata pesantemente dal presidente della Regione Michele Emiliano. Con l’hastag #ideeconfuse, Melucci scrive: «Per capirci, all’inizio ero il figlio di Musillo, nel mezzo di Pelillo, alla fine di Emiliano. Elaborare un giudizio serio mai?».

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