La notizia che i dipendenti comunali attendevano da due mesi è arrivata direttamente dal sindaco Gugliotti: oggi saranno pagati gli stipendi arretrati. L’annuncio è stato dato ieri dal primo cittadino, durante un’assemblea cui ha partecipato buona parte del personale municipale, insieme con i dipendenti della cooperativa Avvenire (oggi non più titolare del servizio di nettezza urbana).
L’ordinanza con cui lunedì il giudice del tribunale dell’esecuzione ha assegnato le somme dell’ultimo pignoramento giunto a palazzo di città, infatti, ha permesso di liberare soldi in cassa e anticipazioni della banca tesoriera necessari a pagare sicuramente gli stipendi delle mensilità di settembre e ottobre, e anche quella ormai imminente di novembre.
Gugliotti, nonostante precise sollecitazioni, non si è però sbilanciato sul futuro.
Un rischio concreto, del quale il primo cittadino sembra comunque non preoccuparsi. Lo conferma la sicurezza con cui ha affrontato, sempre durante l’assemblea, il microfono di Pinuccio, corrispondente pugliese del tg satirico “Striscia la Notizia”.
L’inviato barese era a Castellaneta per raccontare il momento di particolare incertezza. L’intervista al primo cittadino, infatti, è stato solo l’ultimo atto di una mattinata trascorsa a recuperare materiale video: pare abbia tentato (non riuscendoci) di riprendere le mense scolastiche ancora inattive e i semafori non funzionanti. La parte più succosa, quindi, sarebbe l’intervista a Gugliotti e un’intervista ad un esponente dell’opposizione consigliare, Agostino De Bellis.
Durante l’intervista effettuata da Pinuccio, però, sono venuti a galla altri elementi interessanti rispetto alla situazione finanziaria dell’ente. Il sindaco Gugliotti, infatti, incalzato sulla mancata riscossione dei tributi dovuti soprattutto dalla società proprietaria del complesso turistico “Nova Yardinia”, ha spiegato di aver preferito la strada della mediazione.
Invece di mettere tutto nelle mani di Equitalia facendo fallire la società, insomma, ha accolto la proposta di un grande fondo d’investimento che subentrerà nella proprietà pagando gli arretrati. Il debito ammonterebbe a circa 8,5 milioni di euro, buona metà dei quali saranno versati in contanti e la parte rimanente in proprietà immobiliari. Sempre che l’accordo vada in porto, ovviamente.
Una partita che il primo cittadino ha legato a quella della transazione con i familiari delle vittime del crollo. Gugliotti ha espressamente dichiarato che «le due transazioni vanno di pari passo», facendo intuire come la prima rappresenti una sorta di “piano B” per garantire economicamente la seconda. Se invece dovesse andare in porto il finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, quelle somme sarebbero libere e restituite alla cittadinanza, che fino ad oggi non ha potuto goderne.