Dal Brasile alla Cina, interesse mondiale per l'Ilva

Dal Brasile alla Cina, interesse mondiale per l'Ilva
di Alessio Pignatelli
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Venerdì 12 Febbraio 2016, 08:38
Proseguirà anche oggi l’esame delle manifestazioni di interesse per Ilva ma intanto già nove offerte rientrano nel novero di quelle ammissibili. Arcelor Mittal (gruppo francoindiano), Csn Steel (Brasile), Erp Compliant Fuels (fondo Usa), Marcegaglia, Arvedi, Cassa depositi e prestiti, Trasteel, Eusider e Amenduni. Arriverebbe dalla Cina una delle altre manifestazioni, A presentarla sarebbe stato il P&C Shenzhen Fund.
Terminerà in queste ore lo screening dei commissari straordinari dell’Ilva Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba ma è opportuno fare chiarezza.
Innanzitutto, si tratta di una prima fase in cui il termine “manifestazioni di interesse” è esplicativo. Ossia: non sono corredate da offerte economiche, non sono vincolanti e hanno l’obiettivo di approcciarsi con gli asset aziendali.
I soggetti ammessi avranno accesso alla data room on line e poi alla management presentation, cioè alla presentazione dei diversi complessi aziendali da parte dei manager dell’Ilva.
All’invito hanno risposto 29 soggetti che hanno manifestato interesse per l’intero gruppo Ilva o per singole società. L’operazione infatti comprende anche sette società appartenenti al gruppo: Ilva Servizi marittimi, Ilvaform, Innse Cilindri, Sanac, Taranto energia, Socova e Tillet.


In serata il Gruppo Valbruna della famiglia Amenduni-Gresele ha smentito «in maniera categorica di aver presentato una manifestazione d'interesse per Ilva». Lo afferma il portavoce del gruppo. A quanto si apprende a presentare la manifestazione d'interesse è stato il gruppo Tecnotubi di Michele Amenduni, cugino degli Amenduni del gruppo Valbruna. A.Pig.

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