Caporalato: segregati e picchiati per aver chiesto il salario

Caporalato: segregati e picchiati per aver chiesto il salario
2 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Febbraio 2017, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 18:16

TARANTO - Altri casi di sfruttamento e condizioni di lavoro disuman emergono dopo l'arresto per la morte della bracciante di San Giorgio Jonico.
La Flai e la Cgil di Taranto hanno infatti scoperto uno nuovo caso di sfruttamento di braccianti agricoli nelle campagne di Ginosa. Si tratta di un uomo e una donna di nazionalità romena, che ieri sono stati soccorsi alla fermata del bus in zona Porta Napoli, a Taranto, dove erano stati abbandonati da un caporale dopo essere stati picchiati. I due sarebbero stati segregati in un casolare, al pari di altri cinque connazionali che hanno presentato denuncia nei giorni scorsi, e picchiati solo per aver chiesto il salario. L'allarme è stato lanciato da uno dei romeni cacciati dal casolare il 7 febbraio scorso e ora ospitato in una struttura protetta a Bari.
Il bracciante riferiva di aver saputo che altri due connazionali erano stati abbandonati al capolinea degli autobus. Sono intervenuti sindacalisti Flai e Cgil che hanno trovato i due romeni ancora sporchi e con il fagotto delle loro poche cose ammassate in una busta per la spesa. Uno di loro aveva l'occhio tumefatto e fratture multiple al volto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA