Cantieri aperti al Borgo: così Taranto si rilancia

Cantieri aperti al Borgo: così Taranto si rilancia
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 18:05

Qualcosa si muove. L’asse principale del borgo cittadino, da via di Palma a via d’Aquino, vede piccoli segnali di rinascita: cantieri in moto, saracinesche riaperte e nuovi locali. Scommesse di una componente privata per il restyling di quello che un tempo era considerato il salotto buono di Taranto. Restano i problemi - dall’abusivismo alle zone franche in dote a parcheggiatori abusivi, anche nelle aree delle strisce blu - e sarebbe stucchevole nasconderli dietro qualche novità ma è giusto analizzare questa ventata positiva.
Partiamo dal cantiere che dall’estate appena trascorsa sta rimettendo a nuovo lo stabile di via d’Aquino all’angolo con via Ciro Giovinazzi. Si tratta dell’ex sede storica del Banco di Napoli che nel corso degli anni ha trasferito i suoi uffici e attualmente si trova in piazza Maria Immacolata. Quel palazzo è da qualche anno proprietà di un privato, ossia Luciano Benetton.

 

 
Proprio l’imprenditore trevigiano conosciuto in tutto il mondo nel settore dell’abbigliamento commissionò uno studio progettuale nel 2010 allo studio Arassociati per trasformare in un gioiello quella sede: “un caleidoscopio conservato dal suo involucro ma al cui interno la luce, captata dall’alto, verrà trasmessa con naturale energia e verrà amplificata attraverso il gioco di mille riflessi e rifrazioni prodotto da specchi e pannelli alimentati da cavi ottici. Un luogo in cui la gente potrà essere immersa nella luce naturale con un’intensità omogenea ed in cui il percorso espositivo, anch’esso rivolto all’interno in un ambito nuovo, modificherà e renderà unico questo spazio”.
Il gioco del mostrare e guardare i prodotti “avverrà tutto all’interno dell’edificio, viceversa la comunicazione sarà tutta esterna e deputata in modo innovativo a pannelli tecnologici e schermi multimediali (video-wall ad alta definizione) installati nelle partiture delle finestre esistenti adattandosi alla loro dimensione e senza alterarne la forma per tutelare completamente l’apparato architettonico delle facciate”. L’ingresso principale all’edificio avverrà dalla via pedonale attraverso un atrio a livello della strada che consentirà l’accesso autonomo agli uffici del secondo piano tramite una scala indipendente ma soprattutto grazie alla nuova galleria interna dello spazio commerciale.
Questa galleria “sarà il luogo degli elementi espositori realizzati come preziose bacheche di una mostra lungo il percorso che introdurrà allo spazio commerciale principale”.
Il negozio si articolerà al piano terra e al piano primo in un unico grande ambiente e i due livelli saranno collegati da una coppia di scale mobili addossate alla parete di fondo e da un corpo scala con ascensore. Un progetto ambizioso che dovrebbe ospitare due marchi molto in voga e destinati a un target giovanile: Alcott e H&M. Probabilmente entro tre mesi l’apertura.
Sempre in via d’Aquino, qualche metro più in là verso piazza Maria Immacolata, altri cantieri aperti. Leggendo i dettagli del cartello di uno dei due si scopre che a fine lavori nascerà un bed and breakfast esclusivo denominato “Hotel Boutique”. Società appaltante è Caramia partners. Una struttura ricettiva che, secondo indiscrezioni, sarà molto elegante. Subito dopo, altre impalcature all’altezza di via Acclavio per rifare completamente un edificio la cui facciata si presentava in pessime condizioni.
Ovviamente il cinema teatro Fusco merita un capitolo a parte mentre è da sottolineare che in via Di Palma ha riaperto recentemente il locale che ospitava Coin: adesso il marchio principale è Oviesse - Coin Casa resta con un corner dedicato al piano superiore - e si è ripopolato anche quell’edificio.
All’iniziativa privata ci si augura corrisponda quella pubblica. Soprattutto per accelerare i cantieri del Palazzo degli Uffici, da troppo tempo invischiati in vicende burocratiche impossibili da sintetizzare in poche righe. Il pressing di Confcommercio riguarda anche altri due siti. Innanzitutto l’ex Upim: secondo l’associazione quell’edificio vicino a piazza Ramellini potrebbe essere adibito a silos per alleviare il problema parcheggi. Si trova praticamente in centro ed è anche uno snodo strategico in quanto da quel punto si “apre” un’altra arteria fondamentale, via Cesare Battisti. Stessa proposta per l’ex Arena Artiglieria, confinante con piazza Fadini e a pochi metri da via di Palma: doveva essere creata un’area parcheggio ma vige ancora il degrado.
Infine, due esempi positivi.
Veri catalizzatori di questa rinascita sono senza dubbio Castello Aragonese e Museo MarTa: l’exploit estivo è solo una strada da seguire. I flussi turistici si dirigono spesso dai due poli attrattori alla splendida Città Vecchia. L’ideale, altro tema caro a Confcommercio, sarebbe far partire il tour invece dall’Arsenale. Una sorta di percorso obbligato - un esempio per tutti è Pisa, da piazza dei Miracoli alla stazione - che ingloberebbe anche le vie commerciali.

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