“Alla luce del sole”: contro il caporalato Poletti testimonial

“Alla luce del sole”: contro il caporalato Poletti testimonial
di Francesca CIURA
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 21:16
Parte da Taranto il lancio di un progetto realizzato dal Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per abbattere il drammatico fenomeno del caporalato. “Alla Luce del sole” è il nome scelto, non causale, per far emergere non solo sotto il profilo legale ed economico il lavoro sommerso, ma per dare dignità a quanti, tanti purtroppo, tra cui molti stranieri, vengono schiavizzati, sottopagati e costretti a vivere spesso in condizioni drammatiche.
Testimonial d’eccezione alla presentazione dell’iniziativa, che si è svolta ieri sera presso la sede di Mcl, è stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Alla Luce del sole, ha spiegato il vice presidente generale di Mcl, Antonio Di Matteo, nasce per dire No al sommerso in agricoltura allo sfruttamento dei nuovi schiavi, soprattutto immigrati, affermando altresì la difesa dei diritti umani. È rivolto essenzialmente a chi opera sia nel settore associazionistico che istituzionale, provando così a mettere a sistema una serie di attività progettuali condivise. Tale progetto, che si inquadra nella legge 383/2000 istitutiva delle associazioni di promozione sociale, è stato avviato volutamente prima in alcune regioni considerate “pilota”, Puglia, Calabria e Sicilia, ma ben presto, assicurano da Mcl, verrà esteso a tutto il territorio nazionale.
 
Questo piano si pone in netto contrasto ad ogni forma di illegalità, alla criminalità organizzata «che influenzano direttamente il nostro vivere investendo ambiti che vanno dall’economia, alla politica, e finanche condizionando comportamenti personali». Stefano Ceci, responsabile del progetto, ha illustrato alla presenza di Poletti. Il ministro plaude al lavoro svolto da McL richiamando l’attenzione ad una forte sinergia di tutte le forze in campo. «Il tema che affronteremo – ha detto il ministro - riguarda proprio la piaga del caporalato e delle condizioni di vita di quei lavoratori. Occorre definire maniera più incisiva le modalità da mettere in campo per scongiurare che così tanti lavoratori mettano a rischio anche la loro vita. Alla Luce del Sole – conclude - è un progetto importante che ha come punti di forza oltre all’inclusione, il dialogo e la possibilità di far rappresentare i propri diritti, l’interscambio con gli enti e le istituzioni». Un sistema “circolare” che chiama in causa tutti i soggetti preposti alla tutela ed al rispetto della legalità.
I contenuti del progetto, che si articolerà su due direttrici su cui si dipanerà l’azione di McL, dell’Associazione Lavoratori Stranieri del Mcl e della Federagri, si pone come obiettivo lo sviluppo delle condizioni culturali, morali, professionali, giuridiche ed economiche, dei produttori, dei lavoratori e dei pensionati agricoli nel sistema economico nazionale ed internazionale, anche attraverso l'assistenza tecnica a tutti i soggetti impegnati direttamente ed indirettamente. «L’idea – ha detto Ceci – è quella creare da un lato una capillare azione di informazione ai lavoratori e dall’altro una incisiva sensibilizzazione della popolazione e delle forze datoriali. Verranno attivati sportelli sul territorio che avranno un compito fondamentale nel potenziare le attività di tutela e di informazione ai lavoratori per la realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione generale».
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