Alberghi tarantini: secondi in Italia per qualità e prezzo

Alberghi tarantini: secondi in Italia per qualità e prezzo
di Francesca CIURA
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 11:52
Strano ma vero. Seppure ancora alla ricerca della “quadra” per il proprio rilancio turistico e territoriale, Taranto nella classifica Best Value City Index di Trivago, uno dei più cliccati motori di ricerca nel settore turistico mondiale, si piazza nientemeno che al secondo posto per rapporto qualità-prezzo dell’offerta alberghiera su un campione di cento città italiane. Supera addirittura Lecce, classificatasi in quinta posizione.
Il Best Value City Index valuta le destinazioni scelte dai turisti sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo attraverso un algoritmo che combina il Trivago Hotel Price Index (tHPI) con il Trivago Reputation Ranking per gli hotel (tRI). Il tHPI mostra il prezzo medio per una camera doppia a notte su Trivago. Il punteggio va da 0 a 100 e viene assegnato combinando le recensioni degli utenti con il prezzo medio degli hotel. La classifica tiene conto di destinazioni con almeno 50 hotel, un minimo di 150 recensioni per hotel e disponibilità alberghiera durante tutto l’anno. Meglio di Taranto, che ha un indice di 95,98 e listini medi annui di 76 euro per camera doppia a notte, solo Trapani, in testa alla classifica, con un indice di 96,36 e un prezzo medio annuo per camera doppia a notte di 63 euro.
Ma ancor più sorprendente è il risultato europeo: la città dei Due Mari conquista il 24° posto contro il 36° di Lecce. Va da sé che i dati legati all’indagine di Trivago, che premiano Taranto, possano anche essere correlati alla grande richiesta alberghiera salentina. È noto difatti, e lo dimostra la posizione conseguita da Lecce, che i prezzi degli alberghi nel cuore del Salento, soprattutto nel corso della stagione estiva, sono più alti di quelli di Taranto. Una ragione quindi che avrebbe spinto molti turisti a scegliere il capoluogo jonico.
Tuttavia il successo, seppur inaspettato, conferma la direzione che la città e la provincia intendono prendere per diversificare la propria economia, sinora caratterizzata esclusivamente dalla produzione dell’acciaio e i cui effetti hanno segnato in negativo un territorio altresì votato al turismo, sia per la posizione geografica che occupa, al centro del Mediterraneo, che per peculiarità storiche, culturali, archeologiche ed enogastronomiche.
«Un’ analisi - afferma Angelo Basile, vice presidente di Confcommercio, con delega al turismo, nonché presidente di Federalberghi Taranto - che premia il lavoro sin qui svolto, con molta attenzione e grande professionalità dei nostri albergatori, ed al tempo stesso ci invita ad insistere su questa strada profondendo sempre maggiore energia». Basile non tradisce lo spirito da “sportivo” vero (e vincente) che lo ha contraddistinto per lunghi anni, di colui che non si esalta per le vittorie, ma che da esse trova sempre più motivazioni per spingersi oltre, per conseguire l’eccellenza. «Questo - prosegue - non deve costituire un punto di arrivo, semmai di inizio per tutti. Non solo per gli addetti ai lavori, ma per l’intero territorio, dalla città alla provincia che, almeno al momento, sta conseguendo riscontri importanti e positivi. Sono convinto che se Taranto riuscirà, sia con un’eccellente offerta alberghiera, compresa la rete ufficiale dei B&B, che con un’azione politica /istituzionale mirata ad implementare, ma soprattutto a destagionalizzare, il turismo attraverso un’ offerta di alto profilo, legata ad eventi e manifestazioni culturali, artistiche, alle tradizioni popolari, storiche, enogastronomiche e perché no, anche sportive, potremo davvero conseguire grandi numeri». Secondo Basile serve quindi una programmazione ben precisa, formulata ad hoc secondo le potenzialità e le peculiarità territoriali che obbliga però tutta la comunità, dal mondo associativo, a quello culturale ed istituzionale a fare sistema.
«Nessuna iniziativa sporadica - conclude - ma eventi calendarizzati. La Spartan Race è uno di questi, come la manifestazione dei Riti della Settimana Santa che, uniti ad una serie di altri appuntamenti potranno di sicuro accrescere sia il valore del territorio che sfatare l’immagine di una città simbolo del degrado ambientale. Taranto non è questo, ma una miniera di opportunità per sé e per chi verrà a conoscerla».
 
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