Era lo scorso 8 maggio e Vincenzo D’Amico avvisava tutti con un post su Facebook di essere in piena battaglia contro un tumore: «Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando». Questo il messaggio del “Golden Boy” della Lazio, inondato da commenti di solidarietà e vicinanza da parte di tutto il popolo biancoceleste. A distanza di qualche mese è arrivata la triste notizia. D'Amico è morto.
Chi era Vincenzo D’Amico
Nato a Latina il 5 novembre 1954 (anche se il padre lo iscrisse all’anagrafe il 6) Vincenzo D’Amico ha rischiato di entrare nel settore giovanile della Roma, ma nel 1970 venne registrato a tutti gli effetti in quello della Lazio, anche perché i colori della sua vita non potevano non essere biancocelesti. Un gol dopo l’altro, il “Golden Boy” strega tutti con la sua grande tecnica e in un batter d’occhio finisce sotto gli occhi di Tommaso Maestrelli, allora allenatore della prima squadra della Lazio.
Vincenzo D'Amico, quando annunciò di avere un tumore
Dall’esordio al post carriera: una vita da laziale
Neanche diciassettenne, il 21 maggio 1971 lo fa esordire da titolare in Serie B contro il Modena. "Vincenzino" aveva la maglia numero 11 e in quel momento è entrato di diritto nella storia della Lazio. Era il talento di quella banda che nel 1974 vinse il primo scudetto della storia biancoceleste. Quella tra D’Amico e il club capitolino è una storia d’amore scritta in 336 presenze e 49 gol. Tanti momenti belli, ma anche bui. Come nel 1980, quando si ritrovò da solo dopo lo scandalo del calcioscommesse che coinvolse molti compagni di squadra.
Poi l’addio per un solo anno al Torino e il ritorno in Serie B nella Capitale con tanto di fascia di capitano. Nel bene o nel male, D'Amico c’è sempre stato. Una volta appesi gli scarpini al chiudo ha proseguito a lavorare nel mondo del calcio con una lunga carriera da opinionista tra radio romane e tv nazionali, senza mai dimenticare il suo amore per la Lazio. Un simbolo per tutte le generazioni, per questo il popolo biancoceleste non lo dimenticherà mai.