Rieccolo il
Lecce vero, quello che faceva sognare e che è tornato ad accendere i sogni del colpo grosso all’
Olimpico, nel tripudio di bandiere e striscioni giallorossi. Il veleno nella coda, con il pareggio laziale allo scadere del recupero, non cancella la prestazione sontuosa della squadra di
Baroni, che risponde alla crisi del gol con la fantastica doppietta di
Oudin. Quasi un regalo per la partita numero 400 di Corvino con la squadra salentina, e per i 48 anni del presidente Saverio
Sticchi Damiani, che aveva già pregustato l’emozione per la vittoria clamorosa. «Impossibile non portarsi un pizzico di rimpianto quando ormai stava maturando la ciliegina sulla torta di una vittoria clamorosa persa solo al 94’ - dice il presidente -, ma
mi tengo stretto sia questo esaltante pareggio, sia una prestazione bellissima con un rigore sbagliato e due gol segnati alla terza forza del campionato. Portiamo a casa un punto davvero molto pesante, con una prestazione importantissima. I ragazzi, tutti fantastici, sono riusciti a recuperare la botta della sconfitta subita col Verona. Mi sono convinto ancora di più dell’analisi già fatta a suo tempo, che quella prestazione era figlia della stanchezza delle tre partite giocate in otto giorni. Mi sono preoccupato di trasmettere ai ragazzi la convinzione nei loro mezzi». Oudin, è un po’ la rivoluzione di primavera. «Si sta confermando sempre prezioso, e Baroni bravissimo nell’impiegarlo più avanti». Determinante magari anche Falcone fra i pali «Bravissimo certamente, ma io ringrazio tutti sino in fondo. Sono
contento per i nostri tifosi che si sono fatti sentire anche all’Olimpico».