Marino chiarisce: «Nessun caso Harrison. Sarà lui a restituire entusiasmo all'Happy Casa Brindisi»

Marino chiarisce: «Nessun caso Harrison. Sarà lui a restituire entusiasmo all'Happy Casa Brindisi»
di Antonio RODI
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:17

«Non c’è un caso D’Angelo Harrison». Breve e coinciso lo è il presidente della Happy Casa Brindisi Fernando Marino. Un concetto chiaro e inequivocabile per sgombrare il campo da ogni illazione. La guardia statunitense resta un giocatore biancazzurro, senza se e senza ma. «Con la sua capacità di essere un trascinatore sarà lui a tirarci fuori da questa situazione - spiega il presidente -. La squadra ha bisogno di lui, del suo entusiasmo e della sua vivacità. Sarà lui a portarci una gran bella botta di adrenalina. Il ragazzo domenica sarà aggregato al gruppo e partirà alla volta di Sassari (dove i biancazzurri si giocheranno le residue chance di accedere alle Final Eight di Coppa Italia, ndc) ed insieme allo staff tecnico valuterà l’opportunità o meno di scendere in campo. Il ragazzo è guarito, vuole solo scendere in campo sentendosi pronto a dare qualcosa d’importante alla causa»L’obiettivo di Harrison quindi è uno: essere impattante ed efficace da subito. Combinazione non facile per un giocatore reduce da un infortunio così grave come la rottura del tendine d’Achille, combinazione, però, che il giocatore può trovare solamente dentro di sé, per essere performante nell’immediatezza. Il tempo stringe, la classifica (anche guardando il calendario, per nulla semplice) rischia nelle prossime due-tre settimane di complicarsi ancora di più. «Niente di compromesso - dice il numero uno del sodalizio di contrada Masseriola -. È la situazione di una squadra che deve salvarsi, che ogni anno deve lottare per mantenere la categoria. Il nostro livello è questo, siamo un piccolo club che fa grandi sacrifici per andare avanti, in un territorio il cui contesto economico è noto. Abbiamo al nostro fianco un gruppo di amici sponsor (130, ndc) che ci affiancano e continuano a darci fiducia. Per noi è un grande motivo d’orgoglio, che ci spinge ad andare avanti».

Qualche occasione finora Brindisi l’ha lasciata per strada e per questo deve recitare il “mea culpa”. Così come alcune scelte di mercato che strada facendo non hanno dimostrato di non essere state azzeccate. «Dobbiamo imparare in estate ad essere meno impulsivi e avere un po’ più di pazienza nel fare determinate scelte di mercato». Già il mercato. Staff tecnico e dirigenziale si guardano attorno per cercare di apportar i giusti correttivi ad un roster che qualche lacuna ce l’ha. Soprattutto nel “post 4” dove Junior Etou ha reso al di sotto delle aspettative, così come lo stesso Dikembe Dixon, lui sì un vero e proprio oggetto misterioso (2,7 punti in 9,6 minuti di utilizzo, soprattutto 2,6 minuti di utilizzo e 0 punti nelle ultime tre partite di cui due - con Scafati e Trento - non entrato). Di questi tempi muoversi sul mercato è sempre difficile. In più i profili graditi allo staff biancazzurro non sarebbero così facilmente liberabili a campionati in corso. «Il mercato non offre molto - taglia corto il presidente Marino -, tra l’altro per noi diventa difficile riuscire a piazzare quei giocatori che non stanno rendendo. Siamo però vigili e c’è grande unità d’intenti con lo staff tecnico». Il pubblico della “Stella del Sud”, oltre che essere passionale, è competente e non può essere soddisfatto dell’andamento della squadra del cuore. Come del resto non lo sono staff dirigenziale e tecnico, che vedono i giocatori essersi infilati in una sorta di vicolo cieco. La vittoria ottenuta a Trento nella prima partita del 2023 aveva illuso un po’ tutti, ma Varese ha riportato tutti con i piedi per terra.

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